Speleologa intrappolata in grotta nel Bergamasco: soccorsi in corso per Ottavia Piana
OTTAVA PIANA - È vigile e collaborativa Ottavia Piana, la speleologa bresciana di 32 anni rimasta intrappolata da sabato sera nella grotta “Abisso Bueno Fonteno”, nel Bergamasco. Nonostante i traumi riportati durante una caduta, la donna sta ricevendo assistenza continuativa da parte dei soccorritori che, da oltre un giorno e mezzo, lavorano senza sosta per portarla in salvo.
Le condizioni della speleologa
Dai primi accertamenti, Piana ha riportato fratture e traumi agli arti inferiori, al torace e al volto. Nonostante le ferite, la speleologa è in condizioni stabili e rimane sotto costante monitoraggio medico. Ieri sera è stata trasportata in un punto della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato per garantirle protezione dal freddo e ulteriori cure.
Stamattina, le operazioni di soccorso si sono concentrate sul tratto più difficile della grotta: uno stretto passaggio che deve essere disostruito per consentire il transito della barella. Superato questo punto, il tragitto verso l’uscita sarà lungo e impervio, ma più lineare, come riportato dal Cnsas Veneto.
Il contesto dell’incidente
Ottavia Piana si trova a circa tre chilometri dall’ingresso della grotta, raggiungibile in circa quattro ore di cammino. L’incidente è avvenuto mentre la speleologa stava partecipando al Progetto Sebino, un’iniziativa del Gruppo Cai di Lovere (Bergamo) volta a esplorare nuovi anfratti e gallerie dell’Abisso Bueno Fonteno, una vasta cavità naturale situata tra il Lago d’Iseo e il Lago di Endine.
Il sistema di grotte, che si estende per chilometri, è in gran parte inesplorato e presenta numerosi punti di difficoltà. Proprio in uno di questi tratti ancora poco conosciuti è avvenuta la caduta della speleologa.
Le operazioni di salvataggio
Circa 20 soccorritori sono impegnati all’interno della grotta per trasportare la barella e disostruire i passaggi più angusti. Il team comprende anche personale medico, che monitora le condizioni di Piana per garantire la sicurezza durante il trasporto.
Le operazioni sono particolarmente complesse a causa della struttura del sistema di grotte, caratterizzato da gallerie strette, cunicoli e passaggi irregolari. Le tempistiche per completare il salvataggio restano incerte, ma si prevede che potrebbero volerci ancora molte ore.
Un precedente nel 2023
Non è la prima volta che Ottavia Piana vive un’esperienza simile. Nel luglio dello scorso anno, la speleologa era rimasta coinvolta in un altro incidente in una grotta, e per il suo salvataggio erano state necessarie circa 48 ore.
Un impegno instancabile
L’allarme è scattato alle 22:30 di sabato sera, e da allora i soccorritori non hanno mai smesso di lavorare. L’Abisso Bueno Fonteno, situato a un’altitudine di 585 metri, è uno dei luoghi più affascinanti ma anche più complessi da esplorare nel territorio bergamasco. La vicenda di Piana sottolinea ancora una volta il coraggio e la dedizione degli speleologi, ma anche l’importanza di operazioni di soccorso efficienti e coordinate in situazioni ad alto rischio.
L’attenzione ora è tutta rivolta al buon esito delle operazioni, nella speranza di riportare Ottavia Piana all’aria aperta e tra i suoi cari il prima possibile.