Stop LEA, Lacarra (Pd): 'Tariffe inadeguate. Serve legge nazionale'
BARI - “La sospensione delle nuove tariffe LEA da parte del Tar del Lazio conferma ciò che denuncio sin dalla pubblicazione del decreto ministeriale: gli aggiornamenti di una lunga serie di prestazioni non tengono affatto conto dei costi che sostengono le strutture pubbliche e private per offrirle ai cittadini.”
Così Marco Lacarra, deputato barese del Partito Democratico.
“Per qualcuno imporre tariffe più basse si traduce soltanto nell'accesso più agile alle prestazioni garantite dal SSN. Purtroppo, però, non si considera che se le tariffe imposte sono addirittura inferiori ai costi sostenuti da laboratori e strutture, c’è il serio rischio che molte prestazioni non vengano più erogate o che molti presidi privati decidano di chiudere i battenti. È noto quanto la sanità privata e convenzionata sia indispensabile per garantire in maniera capillare prestazioni e servizi ai cittadini. Perciò se non si torna indietro, se non si rideterminano le tariffe sulla base di fattori e costi reali, a pagarne le spese saranno come al solito i cittadini delle aree interne e periferiche in tutta Italia.”
“La Regione Puglia - conclude Lacarra - deve sospendere, così come fatto altrove, gli effetti del nuovo tariffario. Abbiamo combattuto negli ultimi due anni l’autonomia anche sul presupposto che su certi temi, come la sanità, non si dovessero creare divari o permettere fughe in avanti. Stiamo parlando dei diritti delle persone e della sostenibilità economica di quelle strutture che rendono possibile garantire ovunque quegli stessi diritti. Sui LEA occorre una legge nazionale, che sia esaminata, discussa e modificata dal Parlamento.”
“Per qualcuno imporre tariffe più basse si traduce soltanto nell'accesso più agile alle prestazioni garantite dal SSN. Purtroppo, però, non si considera che se le tariffe imposte sono addirittura inferiori ai costi sostenuti da laboratori e strutture, c’è il serio rischio che molte prestazioni non vengano più erogate o che molti presidi privati decidano di chiudere i battenti. È noto quanto la sanità privata e convenzionata sia indispensabile per garantire in maniera capillare prestazioni e servizi ai cittadini. Perciò se non si torna indietro, se non si rideterminano le tariffe sulla base di fattori e costi reali, a pagarne le spese saranno come al solito i cittadini delle aree interne e periferiche in tutta Italia.”
“La Regione Puglia - conclude Lacarra - deve sospendere, così come fatto altrove, gli effetti del nuovo tariffario. Abbiamo combattuto negli ultimi due anni l’autonomia anche sul presupposto che su certi temi, come la sanità, non si dovessero creare divari o permettere fughe in avanti. Stiamo parlando dei diritti delle persone e della sostenibilità economica di quelle strutture che rendono possibile garantire ovunque quegli stessi diritti. Sui LEA occorre una legge nazionale, che sia esaminata, discussa e modificata dal Parlamento.”
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