Taranto, Palazzo Amati ospiterà il Centro Ketos
TARANTO - L’amministrazione comunale di Taranto e la Fondazione Con il Sud hanno aggiudicato il bando congiunto per la gestione e la valorizzazione del primo e secondo piano di Palazzo Amati, un importante immobile storico situato nel cuore del centro storico della città, costruito a metà del ‘700.
Obiettivo del bando era destinare l’immobile a ospitare attività di sostegno all’aggregazione sociale e alla creazione di opportunità di sviluppo socio-economico e occupazionale, con il fine di migliorare le condizioni di sicurezza, legalità e coesione sociale nell’Isola Madre. Prosegue quindi la collaborazione con la Fondazione CON IL SUD, già impegnata da tempo a sostenere interventi di valorizzazione dei beni comuni e percorsi di coesione sociale nel territorio tarantino, che di concerto con la Direzione Patrimonio e Demanio – Politiche abitative sta portando avanti il percorso di valorizzazione non solo di Palazzo Amati, ma anche del Centro San Gaetano e dell’area polivalente sul water front di mar piccolo, in fase anch’essa di riqualificazione, inserita nelle attività previste da entrambi i bandi.
Attraverso il bando per la valorizzazione di Palazzo Amati è stato selezionato il progetto "Ketos - Centro Euromediterraneo del mare e dei cetacei" presentato da Associazione Jonian Dolphin Conservation, che creerà un polo dedicato alla cultura del mare attraverso l’attivazione di servizi culturali innovativi e qualificati, legati al recupero delle identità locali nel territorio di Città Vecchia a Taranto, in connessione con l’iniziativa internazionale del San Paolo Dolphin Refuge, per dare rifugio ai delfini nell’area marittima di fronte al bene.
L'intento è quello di consolidare Palazzo Amati quale HUB dedicato alla blue economy, alla ricerca e all’innovazione, coinvolgendo ETS e imprese culturali e creative per favorire la rigenerazione della Città Vecchia e la creazione di nuovi servizi per i residenti. I nuovi spazi verranno trasformati in un HUB culturale e ambientale finalizzato alla circolazione delle idee, delle competenze e di progetti, potenziando quanto già realizzato nel 2016 al piano terra di Palazzo Amati dall’Associazione Jonian Dolphin Conservation grazie ad un progetto precedentemente sostenuto dalla Fondazione Con il Sud.
L’iniziativa prevede inoltre il coinvolgimento degli studenti di vario ordine e grado nelle attività di ricerca scientifica sul mare e la blu economy; della comunità locale attraverso interventi di capacity building, attività di co-creazione, di laboratori e animazione ludico ricreativa con le organizzazioni del terzo settore. In accordo con lo USSM di Taranto è prevista la presa in carico di 60 minori provenienti dal penale minorile con la definizione di PEI e lo svolgimento di attività socio-educative e di avvio al lavoro. 4 di loro verranno assunti all’interno del progetto con contratto a tempo determinato.
Con l’aggiudicazione ci si appresta al completamento dell’iter di rifunzionalizzazione - avviato dal programma SISUS (Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile), finanziato con il POR Fesr-Fse Puglia 2014-2020 - del primo e del secondo piano di Palazzo Amati, in cui la Fondazione CON IL SUD sosterrà la fase di start-up dell’attività di valorizzazione del bene, mettendo a disposizione complessivamente circa 1 milione e 250 mila euro. Il Comune di Taranto concederà all’aggiudicatario il piano primo e secondo del Palazzo Amati in comodato d’uso gratuito, per una durata di 10 anni, non appena saranno chiusi i lavori di riqualificazione, la cui data è prevista per i primi del mese di dicembre.
"Prosegue l’impegno della Fondazione sul territorio della città di Taranto, anche grazie alla proficua collaborazione con la sua amministrazione comunale" ha dichiarato Marco Imperiale, Direttore Generale della Fondazione Con il Sud "Siamo felici di accompagnare il lavoro del centro Ketos, che ha mosso i primi passi con un progetto che abbiamo finanziato negli anni passati, e che diventerà ora un vero e proprio hub di cultura ambientale, di coesione sociale, di integrazione, studio e conoscenza, offrendo una concreta occasione di lavoro per ragazzi che stanno riprendendo in mano la propria vita e hanno voglia di mettersi in gioco. Tutto questo grazie anche all’impegno fondamentale del terzo settore, attento conoscitore delle potenzialità e dei bisogni delle comunità locali".
"Oggi è un giorno di grande importanza per la nostra comunità. - ha dichiarato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci - Siamo entusiasti di annunciare l'assegnazione del Bando per la valorizzazione di Palazzo Amati, l'ennesima fondamentale iniziativa che rafforza il nostro impegno nel recupero e nella riqualificazione di edifici storici di Taranto. Grazie alla collaborazione con la Fondazione, che ha stanziato circa 1 milione e 250 mila euro, e al supporto del programma SISUS, finanziato con il POR Fesr-Fse Puglia 2014-2020, siamo pronti a trasformare Palazzo Amati in un HUB dedicato alla blue economy, alla ricerca e all’innovazione. Desideriamo rendere questo patrimonio storico non solo un centro nevralgico per l’aggregazione sociale e l’inclusione lavorativa, ma anche pienamente fruibile per tutti i cittadini, favorendo la rigenerazione della Città Vecchia, migliorando la qualità della vita dei residenti e contribuendo alla crescita e alla trasformazione della nostra città in un luogo più attrattivo, vivace ed inclusivo".
"La rifunzionalizzazione di Palazzo Amati rappresenta un passo significativo nel percorso di recupero di prestigiosi immobili in grado di testimoniare la nostra storia, le nostre tradizioni. - ha dichiarato l'assessore al Patrimonio, Marcello Murgia - L'iniziativa, che prevede la concessione in comodato d'uso gratuito del primo e secondo piano del palazzo, riqualificati grazie al programma SISUS, dimostra la nostra volontà di creare spazi che possano diventare veri e propri punti di riferimento per la comunità. Realizzando questo HUB culturale e ambientale favoriremo la circolazione delle idee e delle competenze, coinvolgendo sia Enti del Terzo Settore sia imprese culturali e creative. Si tratta di un progetto che non solo recupera un bene storico, ma lo reinventa, lo trasforma in un centro vitale per l'innovazione e l'inclusione sociale. Siamo convinti che questa iniziativa contribuirà significativamente alla rigenerazione della Città Vecchia, creando nuove opportunità per i residenti e per l'intera comunità di Taranto".