Trani: la contraddizione di una perla dimenticata

ph_Aversa
TRANI - Il 2024 si avvicina alla conclusione e, in un consueto bilancio di fine anno, Trani si trova al centro di una strana contraddizione che mette in luce le complessità del turismo in Puglia, e in particolare nella città considerata la perla dell’Adriatico. Da un lato, durante l’estate 2024, il Times ha inserito Trani tra le dieci destinazioni pugliesi "poco note all'estero" da scoprire, posizionandola al sesto posto. Dall'altro, è stata esclusa dal nuovo treno turistico che, sempre in estate, ha collegato Roma al Salento, fermandosi in alcune delle località più famose della Puglia, ma lasciando fuori l’intero territorio federiciano, che ospita, tra le varie, anche il celebre Castel del Monte.

Il riconoscimento del Times è un attestato di valore per la città, nota per la sua maestosa cattedrale affacciata sul mare, il pittoresco porto e un centro storico che unisce eleganza e autenticità. La bellezza architettonica, le tradizioni enogastronomiche e il fascino rilassato di Trani la rendono una meta ideale per chi cerca una Puglia più intima, lontana dal turismo di massa. Non sorprende quindi che sia stata inclusa in questa lista, ma è importante rendersi conto che ciò, rappresenta un'opportunità di crescita per attrarre viaggiatori stranieri desiderosi di scoprire gioielli meno conosciuti.

Tuttavia, se si riesce a catturare l'attenzione internazionale, al contempo, in casa, si perdono le partite più cruciali, come il treno turistico di luglio e agosto che ha collegato meglio la Puglia alla capitale e che ha totalmente ignorato la città. Il treno, pensato per facilitare i flussi turistici, ha fatto sosta in località molto popolari come Bari, Polignano a Mare, Monopoli e Lecce, oltre a piccole città storiche come Ostuni e Fasano. Poi in un secondo momento è stata inserita anche Foggia. Vedremo se nel 2025 verranno prese decisioni diverse, ma al momento, nonostante le dichiarazioni di esponenti politici di diversi partiti, non sembra ci siano discussioni in corso. Con il suo mix di cultura, natura e storia, Trani rappresenta un esempio ideale di quel turismo esperienziale tanto ricercato oggi, ma che soffre per la mancanza di collegamenti diretti e di una promozione integrata. Le conseguenze di questa mancanza sono notevoli. Si rischia di rallentare l'afflusso di turisti, limitando l'impatto positivo che quel riconoscimento internazionale del Times potrebbe avere sull'economia locale.

La contraddizione tra il prestigio ottenuto all'estero e l'esclusione dai principali circuiti turistici invita a riflettere sull'importanza di una pianificazione strategica. Il riconoscimento del Times dimostra che il potenziale di Trani è enorme. Ora spetta a tutti, dai cittadini agli amministratori, cogliere questa opportunità affinché la città non rimanga solo una gemma da ammirare da lontano, ma diventi una destinazione vivace, accessibile e centrale nel panorama turistico italiano. (Federico Aversa)