A Putignano e a Bitonto 'Tanto vale divertirsi'
ph_Andrea Calvano |
BITONTO - Verso la Giornata della Memoria, 27 gennaio, una riflessione con un surreale omaggio alla comicità del ‘900 e alla sua storia. È “Tanto vale divertirsi”, progetto, regia e interpretazione Antonella Carone, Tony Marzolla, Loris Leoci, drammaturgia Damiano Nirchio, in scena il 19 gennaio a Putignano (teatro comunale Giovanni Laterza, inizio ore 20.30) dove il 20 gennaio sono previste anche due repliche in matinée per le scuole (ore 08.30 e ore 10.00) e il 21 gennaio a Bitonto (teatro Traetta, ore 21.00) e in matinée per le scuole (ore 10.00) per le stagioni teatrali dei comuni di Putignano e Bitonto, realizzate in collaborazione con Puglia Culture.
Lo spettacolo si ispira a fatti realmente accaduti durante la Seconda guerra mondiale e, in particolare, al periodo di permanenza dei maggiori attori comici dell’epoca nel campo di transito di Westerbork in Olanda, dove questi artisti dovevano esibirsi in spettacoli leggeri di intrattenimento in cambio di una momentanea immunità dai campi di sterminio.
Info: https://www.pugliaculture.it/spettacolo/tanto-vale-divertirsi/
SCHEDA SPETTACOLO
Uno&Trio
Antonella Carone, Tony Marzolla, Loris Leoci
TANTO VALE DIVERTIRSI
progetto, regia e interpretazione Antonella Carone, Tony Marzolla, Loris Leoci
drammaturgia Damiano Nirchio
“Un po’ per celia, un po’ per non morire!” diceva Ettore Petrolini citando Madama Butterfly. E non è proprio per esorcizzare la morte che l’uomo, o qualcuno più su, ha inventato la risata? E cosa c’è di meglio, allora, che cambiare una brutta tragedia, il famoso Amleto di Shakespeare, in una farsa che possa far morire… dal ridere? Tre strampalati attori comici ci proveranno disperatamente in una misteriosa corsa contro il tempo: vaudeville, teatro comico futurista, kabarett, avanspettacolo, rivista, umorismo yiddish sono mescolati in un gran pentolone con le parole del bardo inglese.
Un surreale omaggio alla comicità del ‘900 e alla sua Storia: una incessante gioiosa cavalcata tra frizzi, guizzi e lazzi in fuga da una tragedia che intanto rincorre, s’avvicina, non s’arrende e soprattutto non si rassegna alla sconfitta. Vuole riprendersi ciò che è suo. Sorge il dubbio che ci sia poco ormai da ridere. Eppure… “Non abbiamo più molto da perdere, mi sembra. Tanto vale… Divertirsi. No?