Bari, appuntamento il 17 gennaio per la Festa del Dialetto

VITTORIO POLITO – Come è ormai consuetudine torna l’appuntamento per la Festa Nazionale del Dialetto che si celebra in tutta Italia il 17 gennaio, festività di Sant’Antonio Abate, organizzata per il dialetto barese da Giuseppe Cascella, presidente, e da Vito Signorile, coordinatore, dell’evento “oMaggio a Bari”.

La manifestazione, che riunisce numerose Associazioni, si svolgerà, come è consuetudine, nella Sala Consiliare del Comune di Bari con due appuntamenti: la mattina del 17 gennaio dalle ore 10 alle 12, la cerimonia ufficiale con la presenza delle Autorità: il Sindaco di Bari Vito Leccese, il senatore Filippo Melchiorre, che per tanti anni ha affiancato e sostenuto queste manifestazioni quale vicepresidente della Commissione Culture, l’Assessora alle Culture Paola Romano e lo stesso Giuseppe Cascella. Il pomeriggio, dalle ore 17 in poi, si continuerà a festeggiare il nostro dialetto, sempre nella sede di Palazzo di Città, e ciascuna Associazione o singolo artista potrà esprimersi con altre “dediche”.

La manifestazione prevede interventi degli artisti professionisti: Davide Ceddia, Antonella Genga, Maria Giaquinto, Dante Marmone, Nicola Pignataro, Nico Salatino, Tiziana Schiavarelli e Vito Signorile Naturalmente anche nel nuovo ruolo di presidente di “oMaggio a Bari”, Giuseppe Cascella, auspica la massiccia presenza delle Associazioni che invita a segnalare la partecipazione di un proprio rappresentante con la lettura di una breve poesia o canto in dialetto. Non sarà questa l’occasione di dibattiti sul dialetto o sul suo valore, dal momento che non vi è alcun dubbio sull’importanza della “lingua madre”.

Ad evitare affollamenti dell’ultim’ora gli interessati sono pregati di proporre con anticipo una poesia o un intervento artistico, facendo pervenire entro il 15 gennaio p.v. a questo indirizzo info@teatroabeliano.com una mail che confermi la partecipazione e con l’oggetto dell’intervento. La raccomandazione è quella di essere brevi affinché tutti abbiano spazio. (i brani o le performances non debbono superare i 2 o 3 minuti).

Contrariamente a quanto scrive Michele Mirabella sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” del 7 luglio 2024, il dialetto non sta affatto morendo, soprattutto quello barese, dal momento che proliferano le pubblicazioni sull’argomento e le molteplici manifestazioni del teatro popolare e altro. Il dialetto, pur essendo avvertito come subalterno rispetto alla lingua comune, è ancora ben vivo in Italia. Nel passato, sembrava che i dialetti fossero destinati all’estinzione, ma le previsioni sono state smentite. Va sottolineato che i dialetti italiani rappresentano una parte preziosa della nostra cultura linguistica e continuano a vivere nonostante l’italiano standard.