Bari, il settore Annona della Polizia locale dispone la cessazione di un esercizio commerciale per attività abusiva
BARI - È stata pubblicata l’ordinanza (n. 2025/00035) con cui il settore Annona della Polizia locale ha disposto la cessazione di un esercizio commerciale di vendita al dettaglio di beni usati (cosiddetto “svuota cantine”), ubicato nel territorio del Municipio II, per attività abusiva. La titolare dell’attività, infatti, disponeva unicamente di una SCIA come esercizio di vicinato nel settore non alimentare indicante una superficie di vendita pari a 80 metri quadri, ma alle verifiche del settore Annona il locale in questione è risultato di superficie pari a 319 metri quadri (ben superiore alla soglia dei 250 individuati dalla norma come limite per gli esercizi di vicinato), e dunque avrebbe dovuto acquisire la prescritta autorizzazione come “media struttura di vendita”.
Inoltre la titolare non disponeva del registro di carico e scarico, necessario per acquisire e classificare la merce (compresa nella tipologia dei “rifiuti”), circostanza che rende impossibile risalire alla provenienza degli oggetti/beni da mettere in vendita rispettando i criteri di sicurezza, come prescritto dalla legge. Nonostante la presenza di materiale altamente infiammabile (in primis mobili), l’attività è risultata anche sprovvista delle certificazioni per la prevenzione degli incendi. Sono infine in corso verifiche sull’idoneità dei mezzi utilizzati per il trasporto della merce, poiché lo “svuota cantine” è risultato non iscritto all’Albo dei gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti. La cessazione dell’attività si è dunque resa necessaria a fronte di una lunga serie di inadempienze.
“Continua con grande scrupolo l’attività di controllo sugli svuota cantine, che da subito abbiamo definito come fondamentale per la prevenzione delle irregolarità sul territorio comunale - commenta l’assessore alla Vivibilità urbana Carla Palone -. Troppo spesso accade infatti che dalla cattiva gestione di questi locali derivi uno smaltimento non corretto dei rifiuti. Ricordiamo a tutti i titolari di svuota cantine che esistono leggi e regole da rispettare, e facciamo appello ai privati cittadini che si rivolgono a questo tipo di attività, affinché verifichino sempre il possesso dei requisiti attraverso le ricevute".
Inoltre la titolare non disponeva del registro di carico e scarico, necessario per acquisire e classificare la merce (compresa nella tipologia dei “rifiuti”), circostanza che rende impossibile risalire alla provenienza degli oggetti/beni da mettere in vendita rispettando i criteri di sicurezza, come prescritto dalla legge. Nonostante la presenza di materiale altamente infiammabile (in primis mobili), l’attività è risultata anche sprovvista delle certificazioni per la prevenzione degli incendi. Sono infine in corso verifiche sull’idoneità dei mezzi utilizzati per il trasporto della merce, poiché lo “svuota cantine” è risultato non iscritto all’Albo dei gestori ambientali per il trasporto dei rifiuti. La cessazione dell’attività si è dunque resa necessaria a fronte di una lunga serie di inadempienze.
“Continua con grande scrupolo l’attività di controllo sugli svuota cantine, che da subito abbiamo definito come fondamentale per la prevenzione delle irregolarità sul territorio comunale - commenta l’assessore alla Vivibilità urbana Carla Palone -. Troppo spesso accade infatti che dalla cattiva gestione di questi locali derivi uno smaltimento non corretto dei rifiuti. Ricordiamo a tutti i titolari di svuota cantine che esistono leggi e regole da rispettare, e facciamo appello ai privati cittadini che si rivolgono a questo tipo di attività, affinché verifichino sempre il possesso dei requisiti attraverso le ricevute".
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