Bronchiolite, Amati e Piemontese: “Solo 5 bambini ricoverati grazie ai monoclonali. Lo scorso anno erano 53”
BARI – "Solo 5 bambini ricoverati quest’anno per bronchiolite da virus respiratorio sinciziale (VRS) nei principali ospedali pediatrici pugliesi, contro i 53 dello stesso periodo dell’anno scorso. È la dimostrazione del successo della battaglia per l’utilizzo degli anticorpi monoclonali". È quanto dichiarano gli assessori regionali Fabiano Amati e Raffaele Piemontese.
Tra ottobre 2024 e gennaio 2025, sono stati registrati 2 ricoveri all’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari e 3 al Policlinico Riuniti di Foggia. Quattro di questi casi, secondo i dati forniti, si sarebbero potuti evitare: i bambini si sono ammalati a causa del rifiuto da parte dei genitori di somministrare l’anticorpo monoclonale. Solo un caso è avvenuto per motivi legati all’età, in quanto il bambino era escluso dall’offerta d’immunizzazione.
Un confronto significativo
Gli assessori sottolineano l’importanza del confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, ottobre 2023 - gennaio 2024, quando furono 53 i bambini ricoverati per bronchiolite, di cui 2 in rianimazione. “È un dato rilevantissimo che accredita l’efficacia delle misure prese dal Consiglio regionale e dalla Giunta per rendere disponibili gli anticorpi monoclonali. Non è stato facile combattere contro una burocrazia spesso lenta nell’accogliere novità assistenziali, ma i risultati parlano chiaro”, affermano Amati e Piemontese.
Un appello ai genitori
Gli assessori ribadiscono che la somministrazione dell’anticorpo monoclonale ha un duplice valore: tutela la salute individuale del bambino e contribuisce al benessere collettivo, riducendo la circolazione del virus. “È essenziale responsabilizzare i genitori a non rifiutare questo tipo di immunizzazione”, sottolineano.
Un esempio lampante arriva anche da un altro caso recente. “Presso il Giovanni XXIII sono stati ricoverati in rianimazione due bambini per meningite meningococcica, ancora in via di guarigione. Anche in questo caso, il ricovero è stato conseguenza del rifiuto alla vaccinazione da parte dei genitori. Situazioni simili non devono ripetersi”.
Monitoraggio e ringraziamenti
Gli assessori hanno annunciato che nei prossimi giorni saranno verificati i dati provenienti dalle altre strutture pediatriche della regione per ottenere un quadro complessivo più dettagliato. Nel frattempo, hanno espresso il loro ringraziamento al direttore sanitario del Giovanni XXIII, Livio Melpignano, e all’unità operativa di malattie infettive pediatriche, guidata da Desiree Caselli, così come ai direttori e agli staff delle unità di neonatologia e terapia intensiva neonatale del Policlinico di Foggia, Gianfranco Maffei e Matteo Rinaldi.