Carcere di Taranto: “Emergenza nazionale, servono interventi immediati per dignità, reinserimento sociale e tutela dei figli”

ROMA - La drammatica situazione del carcere “Carmelo Magli” di Taranto è stata al centro della visita del Senatore Mario Turco (M5S), che il 4 gennaio, insieme a una delegazione del Movimento 5 Stelle Taranto, ha incontrato le detenute della sezione femminile. L'iniziativa ha previsto la consegna di regali destinati ai bambini delle recluse, nell’ambito del progetto “Giocattoli in MoVimento 2024”. Tuttavia, la visita è stata anche un’occasione per denunciare le condizioni inaccettabili in cui versano detenuti e personale penitenziario.

Sovraffollamento e carenze di personale

Con circa 950 detenuti a fronte di una capacità progettuale di 500, il penitenziario tarantino rappresenta un caso emblematico del sovraffollamento carcerario italiano. A questa emergenza si aggiunge una grave carenza di personale: il 30% in meno rispetto all’organico previsto, coinvolgendo Polizia Penitenziaria, personale amministrativo e sanitario.

“La situazione è diventata insostenibile. Se è vero che ‘chi sbaglia paga’, è altrettanto vero che la pena deve essere scontata in condizioni dignitose, orientate alla rieducazione e al reinserimento sociale,” ha dichiarato il senatore Turco.

Emergenza sociale e rieducazione assente

Durante i colloqui con le detenute, è emersa la difficoltà di reinserirsi nella società al termine della pena. Mancano percorsi di formazione, lavoro e supporto sociale, lasciando molte detenute senza strumenti per affrontare la libertà. L’emergenza colpisce in modo particolare i figli delle recluse: molti minorenni vivono le conseguenze della detenzione delle madri, mentre altri, maggiorenni, finiscono a loro volta in carcere.

“Questa catena deve essere spezzata con urgenza”, ha sottolineato Turco. “Lo Stato deve intervenire con politiche che offrano alternative di vita e prevengano il ciclo della criminalità”.

Critiche al Governo e richieste di intervento

Il senatore Turco ha criticato duramente l’inerzia del Governo Meloni, definendo il decreto Carceri e il decreto Sicurezza provvedimenti insufficienti. “Si mira solo ad aumentare le pene, ignorando i diritti e la dignità di chi vive o lavora in carcere,” ha dichiarato.

L’ultima Legge di Bilancio, secondo il senatore, non ha previsto risorse adeguate per affrontare il sovraffollamento, le carenze infrastrutturali e il sottodimensionamento del personale. Turco ha chiesto un piano che includa:

  • Aumento delle risorse per servizi sociali e programmi di reinserimento;
  • Investimenti in formazione e lavoro per i detenuti;
  • Sostegno ai figli dei detenuti, per evitare che finiscano a loro volta nel circuito della criminalità.

Conclusioni

“Il caso Taranto è una vera emergenza nazionale,” ha concluso Turco. “Sovraffollamento, condizioni disumane, carenza di personale e assenza di percorsi di rieducazione sono problemi che non possono più essere ignorati. È necessario un impegno massiccio e immediato dello Stato per garantire dignità, giustizia e speranza di riscatto”.