Indagini sulla morte del neonato trovato nella culla termica: attesi i consulenti tecnici

BARI - Nelle prossime ore la Procura di Bari nominerà i consulenti tecnici incaricati di condurre gli accertamenti sulla culla termica della chiesa San Giovanni Battista, dove lo scorso 2 gennaio è stato rinvenuto il corpo senza vita di un neonato di poco più di un mese. L’episodio ha sconvolto la comunità locale e aperto un’indagine per abbandono di minore con l’aggravante della morte.

La dinamica sotto esame

La culla termica, situata in una stanza accanto alla chiesa, è dotata di un sistema automatico che invia una chiamata al cellulare del parroco ogni volta che rileva un peso sul materassino. Questo sistema, in passato, aveva funzionato correttamente: sia nel 2020 che due anni fa aveva segnalato l’arrivo di due neonati lasciati nella struttura. Tuttavia, il parroco don Antonio Ruccia, che si trovava a Roma il giorno del ritrovamento, ha riferito di non aver ricevuto alcuna chiamata.

Gli inquirenti stanno valutando la possibilità di analizzare i tabulati telefonici del parroco e di altri dispositivi associati al sistema, cercando di comprendere se vi siano state anomalie tecniche o interruzioni nella comunicazione.

Il blackout del 14 dicembre e i dubbi sulla fornitura elettrica

Un ulteriore elemento di interesse riguarda il blackout segnalato da don Marco Simone, il sacerdote che ha sostituito don Ruccia nei giorni precedenti. L’interruzione di energia, verificatasi il 14 dicembre scorso, avrebbe coinvolto anche la stanza della culla termica. Secondo quanto emerso, i tecnici dell’Enel intervennero rapidamente, spostando l’alimentazione su una nuova linea e ripristinando il servizio. Tuttavia, gli inquirenti intendono accertare se il guasto possa aver compromesso il funzionamento della culla o del sistema di allarme.

Testimonianze e accertamenti in corso

Gli investigatori hanno già ascoltato alcuni parrocchiani e tecnici che si occupavano della manutenzione della culla termica. Al momento, la Procura procede con un’ipotesi di reato legata all’abbandono di minore con esito mortale, ma ulteriori sviluppi potrebbero emergere dall’autopsia e dalle perizie tecniche. Non si esclude che, come atto dovuto, nei prossimi giorni vengano iscritti i primi nomi nel registro degli indagati.