Le pastaie di Bari Vecchia a lezione di HACCP: il corso inizia tra polemiche
BARI - È iniziato oggi a Bari Vecchia il corso gratuito di sicurezza alimentare rivolto alle celebri pastaie del borgo antico, le custodi di una tradizione secolare legata alla produzione artigianale delle orecchiette. L’iniziativa, promossa dal Comune di Bari in collaborazione con le organizzazioni di categoria Confartigianato e CNA, ha l’obiettivo di fornire alle pastaie la certificazione HACCP, un protocollo indispensabile per garantire la sicurezza alimentare e la salubrità dei prodotti destinati al consumo.
Tradizione e sicurezza alimentare
La certificazione HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) rappresenta uno standard internazionale volto alla prevenzione dei rischi durante le fasi di preparazione, conservazione e vendita degli alimenti. Il corso intende così rispondere alla necessità di regolarizzare le attività delle pastaie che, pur essendo un simbolo della cultura barese, operano spesso in un contesto privo di regolamentazione formale.
Sette le partecipanti che oggi hanno varcato la soglia di Porta Futuro, il centro polifunzionale scelto per ospitare le lezioni. Tra loro, la nota Nunzia Caputo, considerata un volto simbolo di questa antica arte, ha ribadito l’importanza di mantenere viva la tradizione, accogliendo tuttavia l’opportunità di migliorare gli standard qualitativi e igienici.
Le polemiche: la tradizione sotto assedio?
La giornata, però, non è stata priva di tensioni. Un parente di una delle pastaie ha espresso critiche verso il corso, definendolo come un’imposizione che rischia di snaturare l’autenticità della tradizione artigianale. La polemica riflette un sentimento diffuso tra alcuni abitanti del quartiere, preoccupati che le normative moderne possano ostacolare la spontaneità e la semplicità della produzione casalinga.
Un equilibrio possibile
L’iniziativa, nonostante le resistenze, si pone l’obiettivo di trovare un equilibrio tra tradizione e innovazione, garantendo che l’arte delle orecchiette possa continuare a prosperare nel rispetto delle normative sanitarie. Un passo necessario per proteggere le pastaie, offrendo loro nuove opportunità di crescita e un maggiore riconoscimento formale del loro lavoro.
Le lezioni proseguiranno nei prossimi giorni, con l’auspicio che il corso possa rappresentare un punto di incontro tra passato e futuro, valorizzando un patrimonio unico della cucina pugliese.