Manduria: polemiche sulla donazione di bottiglie di Primitivo dedicate a Jannik Sinner

MANDURIA - Manduria si trova al centro di un acceso dibattito politico e istituzionale dopo l’omaggio di 73 bottiglie di Primitivo di Manduria in edizione speciale dedicato al campione di tennis Jannik Sinner. L'iniziativa, promossa dall’Amministrazione Pecoraro, prevedeva l’invio delle bottiglie al comune di Sesto, nella provincia autonoma di Bolzano, dove risiede la famiglia del tennista. Tuttavia, il gesto ha sollevato pesanti critiche da parte delle opposizioni e dei produttori locali.

La polemica sulle bottiglie "Rosso Jannik"

Le bottiglie, prodotte in edizione limitata dalla Vineria Baldari, azienda di proprietà dell’assessore all’Agricoltura e Attività Produttive, sono state realizzate per celebrare le 73 vittorie di Jannik Sinner. L’etichetta, di colore arancione, riporta il volto stilizzato dell’atleta, ma non presenta la fascetta obbligatoria per i vini DOC e DOCG, come previsto dalla normativa del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria.

Secondo una nota congiunta firmata dai gruppi Progressisti, Manduria Migliore e Federcivica, questa omissione rappresenta una grave violazione delle regole, tanto più significativa considerando il ruolo istituzionale dell’assessore Baldari.

“Che un imprenditore vitivinicolo possa non conoscere questa normativa è incredibile, ma che a non conoscerla sia l’assessore stesso all’Agricoltura è davvero preoccupante”, si legge nel comunicato.

Le richieste dell’opposizione

Le opposizioni hanno chiesto scuse pubbliche da parte dell’Amministrazione e hanno richiesto le dimissioni dell’assessore Baldari e dell’assessore Rossetti. Inoltre, il consigliere comunale Domenico Sammarco ha ufficialmente sollecitato chiarimenti per accertare eventuali violazioni normative e possibili danni economici o di immagine.

“L’Amministrazione Pecoraro si è resa protagonista di un’azione incompetente e potenzialmente dannosa per i produttori locali e per la reputazione della città di Manduria”, prosegue la nota.

Il sindaco e la maggioranza sotto accusa

Le critiche non si limitano all’operato dell’assessore Baldari. L’intera maggioranza guidata dal sindaco Gregorio Pecoraro è accusata di mancanza di controllo e superficialità nella gestione dell’iniziativa.

L’eredità culturale e il danno all’immagine di Manduria

Manduria, nota per il suo vino Primitivo, rischia ora di subire un danno alla propria immagine, non solo a livello locale ma anche nazionale. L’episodio ha sollevato interrogativi sul ruolo delle istituzioni nella promozione dei prodotti tipici e sulla compatibilità tra incarichi pubblici e interessi privati.

Le reazioni dei cittadini

L’opinione pubblica è divisa: da un lato, alcuni cittadini ritengono che l’iniziativa, pur con errori, abbia avuto un intento nobile; dall’altro, molti si uniscono alle critiche verso l’Amministrazione, giudicando inaccettabile una gestione così approssimativa di un simbolo dell’identità locale come il Primitivo di Manduria.