BARI - Il
Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia lancia l’allarme in seguito all’episodio di vandalismo avvenuto nei giorni scorsi presso la sede del Municipio 1 di Bari, dove ignoti hanno imbrattato l’ingresso con la scritta “Vendetta per Ramy” e danneggiato porte e finestre. Il fatto si collega alla morte di un diciannovenne avvenuta a Milano il 24 novembre scorso, ma rappresenta per il sindacato un segnale inquietante delle crescenti tensioni sociali nel Paese.
“L’atto vandalico verificatosi a Bari è solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi contro le Forze dell’Ordine e le istituzioni – afferma Natalino Leobono, segretario generale aggiunto del Nuovo Sindacato Carabinieri Puglia – Si tratta non solo di una grave violazione della proprietà pubblica, ma anche di un campanello d’allarme che non possiamo ignorare”.
Il sindacato esprime preoccupazione per la sicurezza delle comunità e richiama l’attenzione sulla necessità di protocolli più incisivi per tutelare chi rappresenta lo Stato. “Serve restituire autorità e rispetto a chi indossa una divisa. Basta tollerare atteggiamenti violenti e chi rifiuta di integrarsi con la nostra cultura e le nostre leggi”, prosegue Leobono.
Il segretario ribadisce inoltre che il Nuovo Sindacato Carabinieri condanna fermamente ogni forma di violenza e intimidazione. “La risposta a situazioni delicate come queste non può che arrivare attraverso il dialogo e il rispetto per le istituzioni”, sottolinea.
Leobono conclude con un appello alla comunità: “È essenziale che tutti si uniscano per affrontare le problematiche che ci riguardano, evitando strade di conflitto e distruzione. Le parole e i gesti hanno un peso, ed è cruciale evitare di alimentare interpretazioni violente o divisive”.
L’episodio di Bari, secondo il sindacato, rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di promuovere un dibattito civile che metta al centro il rispetto reciproco, le istituzioni e la sicurezza collettiva.