Omicidio Franco Dogna: killer forse a un passo dall’identificazione
BARI - Proseguono senza sosta le indagini sull’omicidio di Franco Dogna, il 63enne dipendente dell’Exprivia di Molfetta trovato morto nella sua abitazione, riverso a pancia in giù in una pozza di sangue. Gli investigatori stanno lavorando su diversi indizi raccolti sulla scena del crimine e nelle immediate vicinanze, con il sospetto che il killer possa avere ormai le ore contate.
Le tracce di sangue e la scena del crimine
A pochi passi dall’ingresso dell’abitazione della vittima, in una stradina stretta, sono state individuate 27 tracce di sangue, che potrebbero appartenere all’assassino. Gli investigatori ipotizzano che tra Dogna e il killer ci sia stata una colluttazione, durante la quale l’aggressore potrebbe essere rimasto ferito.
La casa di Dogna è stata trovata completamente in disordine, un elemento che ha insospettito subito gli inquirenti. Amici e colleghi del 63enne lo descrivono come una persona ordinata e meticolosa, caratteristiche che rendono ancora più evidente che qualcosa di anomalo sia accaduto all’interno dell’appartamento.
Un coltello come arma del delitto
Secondo le prime ipotesi, l’arma del delitto sarebbe stata un coltello o un’altra arma da punta e da taglio. Tuttavia, al momento l’oggetto utilizzato per infliggere le ferite mortali non è stato ancora trovato, nonostante le ricerche approfondite.
Il profilo della vittima e le ipotesi investigative
Franco Dogna era conosciuto come una persona tranquilla e riservata, senza apparenti motivi di conflitto o dissidi personali. Tuttavia, il disordine nell’appartamento e le tracce di sangue rinvenute all’esterno suggeriscono che l’omicidio possa essere stato il risultato di un incontro degenerato in violenza. Gli investigatori stanno valutando diverse piste, inclusa quella di una rapina finita male o di un diverbio sfociato nell’aggressione mortale.
Le prossime mosse
Le analisi delle tracce di sangue e di eventuali impronte rilevate sulla scena del crimine saranno cruciali per identificare il responsabile. Gli inquirenti stanno inoltre raccogliendo testimonianze e visionando le telecamere di sorveglianza presenti nella zona, nella speranza di ricostruire gli ultimi movimenti di Dogna e del possibile assassino.