Spaccio: indagine "Petfood" – Sequestrati oltre 100 kg di stupefacenti e ulteriori 4 misure cautelari
SAVONA - I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, coadiuvati dalle Compagnie di Alassio ed Albenga, hanno eseguito questa mattina quattro nuove misure cautelari disposte dal GIP del Tribunale di Savona. I provvedimenti sono stati emessi a seguito degli interrogatori preventivi che hanno confermato gli indizi emersi durante l’attività d’indagine.
I risultati dell'operazione “Petfood”
L’operazione, avviata nel novembre 2023, aveva già portato all’arresto di 21 persone e al sequestro di circa 50 kg di sostanze stupefacenti, oltre a un milione e duecentomila euro in contanti e un’auto di lusso acquistata con i proventi del traffico di droga. Le nuove misure restrittive riguardano tre uomini e una donna, tutti italiani e residenti nel ponente savonese, di età compresa tra i 32 e i 52 anni. Per i tre uomini, il GIP ha disposto due ordinanze di custodia cautelare in carcere a Imperia e una misura degli arresti domiciliari. La donna, invece, è sottoposta all’obbligo di dimora nella provincia con permanenza notturna presso il domicilio.
Le accuse e le indagini
I quattro sono accusati, a vario titolo, di concorso nel reato continuato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope. Le indagini, durate oltre un anno e coordinate dalla Procura della Repubblica di Savona, hanno portato all’identificazione di 22 soggetti tra i 28 e i 77 anni, coinvolti in un sodalizio criminoso dedito al traffico di droga nel territorio ligure. Complessivamente, sono stati documentati oltre 100 kg di sostanze stupefacenti (cocaina, marijuana, hashish, MDMA e ketamina), sufficienti per produrre più di un milione di dosi e con un valore di mercato di oltre due milioni di euro.
L'impegno delle autorità
I provvedimenti odierni confermano la determinazione dell’Arma dei Carabinieri e dell’Autorità Giudiziaria nel contrastare il traffico di droga, garantendo la sicurezza pubblica, soprattutto per la protezione dei giovani e delle fasce più vulnerabili della popolazione.
Si precisa che i procedimenti si trovano ancora nella fase preliminare e che i provvedimenti adottati non implicano responsabilità definitive per gli indagati, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.