Turismo culturale: la concentrazione e il futuro delle destinazioni italiane
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Riguardo alla provenienza, ai principali mercati come quello tedesco, francese, americano e inglese, si affiancano i mercati emergenti del Sud America, Giappone, Cina, India, Australia e Turchia, che negli anni hanno mostrato un interesse crescente. Anche il sentiment analizzato da fonti digitali evidenzia un forte incremento degli attrattori culturali. Secondo il report 2024 di Data Appeal, le attrazioni italiane più apprezzate sono il Museo Leonardo Da Vinci di Firenze (95,5%), il Duomo di Milano (95%), il Colosseo e la Torre di Pisa con 94,1%. Non vengono menzionate città d’arte meno conosciute, che si possono scoprire con un ritmo più lento. Per citarne alcune, Ferrara, Lecce, Lucca, Mantova, Siracusa e Verona.
A proposito di Puglia, tra le destinazioni emergenti, questa regione si distingue per la sua capacità di unire cultura, tradizione e paesaggi mozzafiato. Città d’arte come Bari, Lecce e Taranto offrono un ricco patrimonio storico e architettonico, mentre borghi caratteristici come Alberobello e Ostuni affascinano i visitatori con la loro autenticità. Pertanto, in prospettiva, sfruttare il potenziale di questi luoghi per attrarre flussi culturali internazionali e bilanciare la concentrazione su altre regioni rappresenta la strada da seguire. (Federico Aversa)