Università di Bari: oltre 1,6 milioni di euro dal MUR per il benessere psicologico degli studenti
ROMA – Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha stanziato un finanziamento di 1.675.776,50 euro per l'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro' nell’ambito dell'Avviso Pro-ben 2024. Questo importante contributo è destinato a supportare lo sviluppo di progetti focalizzati sul benessere psicologico degli studenti, in particolare attraverso il potenziamento dei servizi di supporto per la gestione delle fragilità emotive e psicologiche.
Un'iniziativa a sostegno della salute mentale degli studenti
I fondi, parte di un programma complessivo di 20.067.329,50 euro, si aggiungono ai 35 milioni di euro del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), con l'obiettivo di promuovere l'inclusione e il benessere degli studenti universitari. Il finanziamento si concentrerà su attività di supporto psicologico, come gli sportelli antiviolenza e altri servizi destinati ad affrontare disagi psicologici e prevenire fenomeni di dipendenze.
Questi fondi mirano a consolidare iniziative già in corso, affinché possano continuare e amplificarsi nel medio e lungo periodo, creando un impatto duraturo sul benessere degli studenti.
Il ruolo di Bari e gli altri atenei coinvolti
L'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro', che guida il progetto in qualità di capofila, riceverà il maggior contributo con 551.482,80 euro. Altri atenei partner, che collaboreranno al progetto, sono:
- Università degli Studi della Basilicata – 99.023,20 euro
- Università degli Studi di Cagliari – 335.536,20 euro
- Università degli Studi di Enna ‘Kore’ – 95.595,40 euro
- Università LUM ‘Giuseppe Degennaro’ – 54.462,70 euro
- Università del Salento – 270.409,40 euro
- Università per Stranieri di Perugia – 40.751,80 euro
- Politecnico di Bari – 153.866,80 euro
- Accademia delle Belle Arti di Lecce – 40.751,80 euro
- Conservatorio di Musica ‘Carlo Gesualdo da Venosa’ di Potenza – 33.896,40 euro
Le parole del Ministro Anna Maria Bernini
Il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato l'importanza di intervenire prontamente di fronte al disagio psicologico che colpisce un numero crescente di studenti. “Abbiamo il dovere di agire di fronte a un disagio diffuso tra gli studenti, un fenomeno che non può e non deve essere ignorato", ha affermato. Bernini ha inoltre ricordato che le fragilità psicologiche dei giovani, accentuate dalla pandemia, richiedono risposte concrete, per evitare che gli studenti siano “schiacciati dagli errori” nel loro percorso formativo.
"Anche gli sbagli possono essere terreno fertile per intuizioni straordinarie", ha aggiunto il Ministro, facendo riferimento al valore della resilienza e dell'apprendimento dai fallimenti, un aspetto fondamentale nella vita di ogni studente.
Il futuro del progetto
Il finanziamento avrà un impatto significativo per gli atenei coinvolti, che saranno in grado di attivare nuove risorse e servizi per sostenere la salute mentale e psicologica degli studenti, creando così un ambiente universitario più inclusivo e sensibile alle sfide emotive che molti giovani affrontano.