“A Sanremo ho proposto le prelibatezze della Puglia”, parla lo chef leccese Luca Sabetta

FRANCESCO GRECO - LECCE – Il Festival della canzone italiana non è fatto solo di musica, outfit e messaggi sociali, ma anche di eventi esclusivi, di varia natura, che ogni anno fanno da contrappunto alla kermesse durante tutta la settimana.

Le cene di gala al roof garden del Casino’, per esempio, che ogni sera propone uno chef con vip e cantanti in gara con un menù d’autore.

Lo chef leccese Luca Sabetta è appena tornato dalla 75ma edizione della manifestazione canora.

“Ho riabbracciato amici e colleghi impegnati durante il Festival…”, premette subito.
La prima impressione?

“È andata di scena la Puglia che ha fatto conoscere alcuni connubi regionali e non solo…”.

Scendiamo nei particolari, Luca?

“Ho proposto gli aperitivi con i padellini capocollo e fichi accompagnati da pittule, la frisa, il sushi di scapece, orecchiette grano arso con cime di rapa, acciughe del Cantabrico, burratina e tarallo, pezzetti di cavallo accompagnati dal pane di Monte Sant’Angelo, il mitico pasticciotto galatinese. Tutto rigorosamente home made!”.
Anche i gloriosi vini di Puglia?

“Ovviamente. Piatti accompagnati dai vini tipici della nostra Regione, come il Negramaro, il Primitivo, il Verdeca. A chiudere la serata, poi, una mega torta con Pan di Spagna alle nocciole, chantilly e gocce di cioccolato, con uno show in sala con Massimo Boldi, Clara, Serena Brancale e il calciatore Vincenzo Montella”.

Altri incontri particolari?

“Anche Tony Effe ha assaggiato le mie prelibatezze”.
Una settimana intensa, stressante…

“Davvero molto impegnativa: la mattina show-cooking per promuovere i prodotti pugliesi e la sera con le cene al roof garden Casino’ all’ultimo piano, la terrazza sotto le stelle dalla quale si può ammirare tutta la città di Sanremo e il suo splendido mare”.