Bat: celebrato a Trani il Giorno del Ricordo
TRANI - “Questa giornata è un’occasione per esaltare la dignità umana ed il rispetto della
persona, non per celebrare un’ideologia: apprendere dalla storia significa porre le basi per un
futuro migliore”.
Lo ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani, Silvana D’Agostino, in occasione
della ricorrenza del Giorno del Ricordo, celebrata questa mattina a Trani, nell’auditorium
dell’Istituto “Aldo Moro”, per tener vivo il ricordo degli esuli e delle vittime che hanno dovuto
patire sofferenze immani in un tragico momento della nostra Storia.
“Le foibe coincidono con un capitolo buio della storia italiana ed europea, con vittime innocenti odiate, strappate alle loro case e costrette all’esodo - ha proseguito il Prefetto -. Parlare ai giovani di queste vicende è un modo per onorare le vittime e promuovere al tempo stesso un messaggio di pace, progresso ed integrazione, perché le divisioni disumane ed esasperate hanno portato solo odio, violenza e guerre”.
Nel corso della giornata, introdotta dai saluti istituzionali, oltre che del Prefetto, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giuseppina Lotito e del Dirigente Scolastico dell’Istituto Michele Buonvino, si sono susseguiti la ricostruzione storica del Presidente dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, Vito Antonio Leuzzi, e la testimonianza di Rocco Saldutti, figlio di esule da Fiume e referente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che con foto e immagini ha raccontato la storia della sua famiglia, la scelta di restare italiani e la difficoltà di uscire dai confini ormai ceduti alla ex Jugoslavia.
L’incontro è stato arricchito da un collegamento da remoto con la scuola elementare “Gelsi” di Fiume, per una testimonianza diretta della percezione di vita della minoranza italiana.
“Le foibe coincidono con un capitolo buio della storia italiana ed europea, con vittime innocenti odiate, strappate alle loro case e costrette all’esodo - ha proseguito il Prefetto -. Parlare ai giovani di queste vicende è un modo per onorare le vittime e promuovere al tempo stesso un messaggio di pace, progresso ed integrazione, perché le divisioni disumane ed esasperate hanno portato solo odio, violenza e guerre”.
Nel corso della giornata, introdotta dai saluti istituzionali, oltre che del Prefetto, del Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giuseppina Lotito e del Dirigente Scolastico dell’Istituto Michele Buonvino, si sono susseguiti la ricostruzione storica del Presidente dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, Vito Antonio Leuzzi, e la testimonianza di Rocco Saldutti, figlio di esule da Fiume e referente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che con foto e immagini ha raccontato la storia della sua famiglia, la scelta di restare italiani e la difficoltà di uscire dai confini ormai ceduti alla ex Jugoslavia.
L’incontro è stato arricchito da un collegamento da remoto con la scuola elementare “Gelsi” di Fiume, per una testimonianza diretta della percezione di vita della minoranza italiana.