Lettera aperta: lupo e informazione, un appello per una comunicazione responsabile
BARI - In qualità di esperti e cittadini impegnati nella tutela della fauna selvatica e nel rapporto equilibrato tra uomo e natura, desideriamo sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica alcuni elementi di fondamentale importanza affinché si possa garantire un’informazione corretta e basata su dati scientifici riguardo al lupo.
Negli ultimi anni, la narrazione mediatica su questo animale si è rivelata spesso fuorviante, imprecisa e sensazionalistica, priva di fondamenti scientifici e colma di inesattezze. Basti pensare alle numerose notizie sulla presunta reintroduzione del lupo, quando in realtà il suo ritorno è dovuto esclusivamente a dinamiche naturali, o ai frequenti errori di identificazione con cani lupo cecoslovacchi, erroneamente spacciati per esemplari selvatici.
Un allarmismo ingiustificato
Sempre più spesso assistiamo a titoli che alimentano la paura, come "Allarme lupi", "Lupi avvistati in zone urbane, la gente ha paura", senza alcun riscontro oggettivo. Questa narrazione distorta trasmette un'immagine errata e demonizzante del lupo, dipingendolo come una minaccia per l’essere umano, quando in realtà gli studi scientifici dimostrano il contrario.
Il lupo non considera l’uomo una preda e, se non disturbato, evita il contatto con le persone. L’aumento degli avvistamenti è spesso legato a diversi fattori, tra cui la diffusione di fototrappole e telecamere di sorveglianza, che oggi permettono di documentare situazioni che in passato passavano inosservate. Inoltre, la frammentazione degli habitat e la pressione antropica spingono sempre più frequentemente i lupi a spostarsi in aree marginali o semi-urbane.
Un invito alla corretta informazione
Alla luce di quanto sopra, invitiamo i media e i giornalisti a consultare esperti di fauna selvatica prima di pubblicare notizie allarmistiche e prive di fondamento scientifico. Diffondere informazioni errate non solo danneggia la percezione pubblica del lupo, ma contribuisce anche a creare tensioni inutili tra cittadini e istituzioni.
Ricordiamo che il lupo è una specie protetta a livello europeo e nazionale:
📌 Direttiva Habitat 92/43/CEE
📌 Legge n. 157/1992 sulla tutela della fauna selvatica
📌 Convenzione di Berna sulla conservazione della vita selvatica
Qualsiasi azione di bracconaggio nei confronti del lupo è un reato e viene perseguita penalmente. Inoltre, la diffusione di notizie false o procurato allarme può rientrare nei reati previsti dal Codice Penale (art. 656 e art. 658).
Conclusione: un nuovo approccio alla comunicazione sulla fauna selvatica
Chiediamo con forza un’informazione più responsabile e rispettosa, che non alimenti paure ingiustificate e che consenta ai cittadini di comprendere il valore ecologico del lupo. I giornalisti hanno il dovere etico di diffondere notizie corrette e basate su dati scientifici, contribuendo così a una maggiore consapevolezza collettiva.
Come cittadini, esperti e volontari impegnati nella tutela della fauna selvatica, continueremo a promuovere educazione, divulgazione scientifica e rispetto per la natura, nella speranza che anche i media possano fare la loro parte in questo importante percorso.
Firmatari:
📌 Francesco De Giorgio – Etologo antispecista, Presidente di Sparta Riserva dell’Animalità
📌 Antonio Iannibelli – Fotografo naturalista, guardia ecologica volontaria, studioso di lupi
📌 Stefano Deliperi – Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus
📌 Daniela Stabile – Attivista e volontaria
Viva il lupo!