Omicidio del calciatore Domenico Martimucci: due arresti ad Altamura
BARI - Dopo un’indagine durata anni, i Carabinieri del Comando provinciale di Bari, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone ritenute responsabili dell’omicidio volontario di Domenico Martimucci, il giovane calciatore 27enne morto in seguito all’esplosione di una bomba ad Altamura la notte del 5 marzo 2015.
Le accuse
Oltre all’omicidio, i due indagati dovranno rispondere di tentato plurimo omicidio e detenzione e porto di materiale esplodente. Tutte le accuse sono aggravate dal metodo mafioso.
La dinamica dell’attentato
L’esplosione avvenne il 5 marzo 2015 all’interno di una sala giochi di Altamura. L’ordigno fu collocato a scopo intimidatorio, quando il locale era ancora aperto e frequentato. Tra i presenti c’era Domenico Martimucci, che rimase gravemente ferito e morì dopo quasi cinque mesi di coma a causa delle lesioni riportate. Nell’attentato rimasero ferite altre otto persone, alcune delle quali in modo grave.
L’operazione rappresenta un passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nel Barese, riportando l’attenzione su un caso che aveva profondamente scosso la comunità di Altamura.