Politecnico di Bari, nuovo allarme: studentessa pubblica un video-messaggio di aiuto su Instagram

BARI - Dopo il messaggio di richiesta d’aiuto comparso sull’albero di Natale del Politecnico di Bari, un nuovo episodio desta preoccupazione tra studenti e docenti dell’ateneo. Questa volta, l’allarme è stato lanciato attraverso un video-messaggio pubblicato su Instagram dal profilo Puglia MyLove, in cui una studentessa esprime il proprio disagio psicologico.

L’università ha immediatamente avviato ricerche per risalire all’identità dell’autrice del messaggio, nella speranza di offrirle il supporto necessario.

Il messaggio della studentessa: "Mi sento un peso, non so come fare"

Nel video, che riporta un testo su sfondo con l’immagine dell’atrio del Politecnico, la giovane racconta con parole cariche di angoscia la sua difficoltà nel proseguire il percorso accademico:

“Mi vergogno molto di fare questo video, ma non so come fare. Sono una studentessa della magistrale e ultimamente la mia salute è a rischio. Mi sento diversa da tutti, meno adatta, troppo fragile per questa competizione. Ho il terrore di entrare in aula, di parlare con i miei compagni, mi sento inferiore, sento crescere la sensazione di essere un peso.”

Un malessere profondo che, secondo quanto raccontato dalla stessa studentessa, sarebbe sfociato in un gesto estremo:

“Nelle giornate peggiori come oggi, penso che se non ci fossi, sarebbe un problema in meno per tutti. Mi sento diversa, meno adatta, troppo fragile per questa competizione. Dopo una sessione insonne e di paranoie mi è partito qualcosa, e tornata a casa ho preso medicinali a stomaco vuoto perché era tutto troppo forte da sopportare.”

Il Politecnico di Bari in azione per rintracciarla

Di fronte a questo grido di aiuto, il Politecnico si è subito mobilitato per individuare la studentessa e offrirle supporto. L’episodio ha riacceso il dibattito sull’importanza della salute mentale tra gli universitari, una tematica sempre più urgente in un contesto accademico spesso vissuto con forte pressione e senso di inadeguatezza.

L’ateneo ha già avviato iniziative di ascolto e sostegno psicologico per gli studenti, ma casi come questo evidenziano la necessità di un’attenzione sempre maggiore.

L’auspicio è che la giovane possa ricevere al più presto l’aiuto necessario, mentre l’intera comunità accademica si stringe intorno a lei per farle sentire che non è sola.