Sfruttamento di manodopera: imprenditore agricolo denunciato a Bari

BARI - I carabinieri della compagnia di Bari San Paolo, insieme al nucleo ispettorato del lavoro, hanno denunciato in stato di libertà un imprenditore agricolo trentenne di Bari, titolare di una ditta per la coltivazione di ulivi, accusato di sfruttamento della manodopera di un migrante ospitato nel Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (Cara).

L’operazione è scattata a seguito di specifici controlli, durante i quali i carabinieri hanno intercettato e pedinato l’autovettura dell’imprenditore. Quest’ultimo è stato seguito fino a quando non ha raggiunto un cittadino originario del Mali, che risiedeva nel centro di accoglienza. L'imprenditore ha poi accompagnato il migrante in un appezzamento di terreno, situato lungo la S.P. 156 Strada Bitonto-Palese, dove si è svolta la raccolta delle olive.

Una volta giunti sul posto, i militari hanno constatato la presenza del titolare dell'azienda agricola e di altri sette operai, tra cui cinque extracomunitari con regolare permesso di soggiorno e richiedenti asilo politico. Tuttavia, uno degli operai non aveva un regolare contratto di lavoro.

Il controllo successivo da parte del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bari ha rivelato diverse violazioni sia di natura penale che amministrativa. Per l'imprenditore sono state comminate ammende per un totale di 35.000 euro, con la sospensione dell’attività imprenditoriale. Inoltre, sono state applicate sanzioni amministrative per un ammontare di 6.400 euro.