Tragedia e speranza: la donazione d’organi di Michele Mandolino dona nuova vita a quattro persone

ACQUAVIVA DELLE FONTI - La Direzione dell’Ospedale Miulli ha reso noto nei giorni scorsi che gli organi dell’operaio di Gravina di Puglia, Michele Mandolino, sono stati donati, offrendo una nuova speranza di vita a quattro persone. Mandolino, venuto a mancare prematuramente all’età di 59 anni a seguito di un incidente di lavoro avvenuto nel Palazzetto dello Sport di Santeramo, ha lasciato un segno indelebile nella sua comunità, dimostrando un gesto di altruismo che va ben oltre la tragica circostanza della sua scomparsa.

Un gesto eroico che va oltre il dolore

Michele Mandolino ha scelto, con il proprio consenso, di donare i suoi organi, trasformando il dolore della perdita in un atto di generosità e speranza per chi ha ancora la possibilità di vivere. La decisione, fatta in vita e onorata dopo la sua scomparsa, ha già permesso di salvare la vita di quattro persone, regalando loro una seconda possibilità. Un gesto che ha commosso profondamente la comunità e che testimonia l’importanza della donazione d’organi come atto di solidarietà e umanità.

Un omaggio poetico da parte di una concittadina

Debora Cirasola, concittadina di Michele Mandolino, ha voluto onorare la memoria dell’operaio dedicandogli una poesia carica di sentimento e riconoscenza. Con le sue parole, Cirasola ha voluto esprimere l’immensità del gesto compiuto da Mandolino, trasformando il suo sacrificio in un simbolo di luce e speranza per il futuro. Ecco la poesia:

Il tuo, un gesto d’amore
e un abbraccio alla Vita.
Il tuo, un gesto eroico….
una fiammella di luce e speranza,
il dono di una rinascita.
Il tuo, un atto di generosità e altruismo.
Una mano protesa verso il prossimo.
Un’ancora di salvezza altrui.
Un nobil gesto che,
vale più di mille parole al vento.
Tu, della porta accanto,
hai donato nuova Vita.
Uno spiraglio di luce in un vicolo cieco.
Un raggio di sole in una buia notte.
Una scia luminosa di umanità.
E, noi, non possiamo che, dirti grazie.
Ciao Michele.

L’impatto sulla Comunità

Il gesto di Michele Mandolino e le parole di Debora Cirasola hanno suscitato una profonda emozione non solo tra i familiari e gli amici, ma anche nell’intera comunità di Gravina di Puglia e oltre. La decisione di donare gli organi, confermata dall’Ospedale Miulli, rappresenta un messaggio di speranza e di umanità, ricordando a tutti quanto sia preziosa la vita e quanto possa essere trasformata dalla solidarietà reciproca.

In un momento di grande dolore, la memoria di Michele Mandolino si fa portatrice di un messaggio positivo: anche dalla tragedia può nascere una nuova vita, capace di illuminare il cammino di chi, grazie a questo gesto eroico, ha la possibilità di ricominciare.

La storia di Michele Mandolino e il commovente omaggio poetico di Debora Cirasola resteranno un simbolo duraturo dell’importanza della donazione d’organi, un atto che non solo salva vite, ma unisce la comunità in un abbraccio di speranza e solidarietà.