Bari, a Palazzo di Città l'incontro per i 7 anni di vita dell'associazione 'I Custodi della bellezza'


BARI - Stamattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, l’associazione “I custodi della bellezza” ha incontrato il sindaco Vito Leccese per festeggiare insieme all’amministrazione comunale il traguardo dei primi sette anni di vita. Presenti, oltre ai soci e agli attivisti, anche gli alunni dell’istituto Filippo Smaldone di Bari vecchia.

Per l’occasione, è stata allestita la mostra fotografica che racconta le attività dell’associazione, nata il 14 marzo 2018 con l’obiettivo di custodire, fare conoscere e tutelare il centro storico di Bari, con particolare attenzione alla sensibilizzazione delle giovani generazioni. Nel corso dell’incontro il sindaco ha donato ai bambini medagliette e cappellini con i simboli della città di Bari ed è stato, a sua volta, omaggiato con un manufatto realizzato con materiale di scarto raccolto dal mare dall’artista Francesco Capriati. Le celebrazioni sono terminate con la consegna al sindaco Vito Leccese della pettorina e della tessera dell’associazione.

“Il vostro è un impegno sociale a custodire e a tenere alta l’attenzione dei cittadini sui luoghi più preziosi della nostra città - ha commentato il sindaco Leccese -. Ero stato proclamato da poche ore sindaco, quando mi avete fatto scoprire l’angolo di paradiso, che è un posto meraviglioso, di una grande suggestione. Un impegno che testimonia l’affetto che avete per la città, e soprattutto per Bari vecchia e la sua storia millenaria. Uno degli incontri più belli e più significativi che ho avuto subito dopo avere indossato la fascia da sindaco, è stata l’udienza privata con papa Francesco, che mi ha invitato a portare la bellezza laddove c’è il degrado. Voi fate questo: siete missionari dello stesso messaggio di valore universale, che nella nostra città diventa un valore rivoluzionario per tutte le zone che meritano maggiore rispetto, perché solo attraverso il riconoscimento della bellezza nelle aree più degradate potremo costruire quel senso di comunità che ci fa sentire uniti. Noi ce la metteremo tutta, perché anche per noi è una sfida importante portare la bellezza laddove c’è il degrado, portare la legalità laddove i modelli comportamentali sono esclusivamente quelli che la criminalità organizzata vuole imporre ai giovani. La sfida di questa città, che è già cresciuta tanto, è continuare a farlo con una nuova sensibilità: siamo sulla strada giusta, soprattutto se gli amministratori vengono accompagnati dalla condivisione responsabile che vorremmo avere sempre, da tutti i cittadini, nei diversi settori della vita della città”.

“La nostra associazione è stata presentata qui nel 2017 e oggi torniamo nello stesso luogo, davanti a lei, a festeggiare il settimo anno di vita e a rinnovare il nostro impegno per la cura della nostra città antica - ha commentato il presidente dell’associazione Michele Cassano -. Di strada ne abbiamo fatta e ne faremo ancora. La nostra associazione è nata con lo scopo di custodire, fare conoscere e tutelare, anche con iniziative di pulizia, la bellezza presente nel centro storico. Rivolgendo un occhio particolare alle nuove generazioni, a cui sono dedicate molte nostre iniziative perché a loro dobbiamo trasmettere l’amore per le persone, per la bellezza e per il Creato che ci circonda. Le nostre battaglie sono tante. Vogliamo sconfiggere, per esempio, gli episodi di inciviltà che si verificano nella città vecchia e in particolare davanti all’ingresso della scuola elementare Filippo Corridoni e in largo San Sabino. Tutti dobbiamo fare qualcosa per rendere Bari antica, così ci piace chiamarla, più bella, pulita e sicura, soprattutto in questo momento in cui la città è diventata davvero turistica. Ma bisogna farlo in primis coinvolgendo le famiglie che, per motivi culturali e ambientali, non hanno ancora maturato un pieno senso civico e un’educazione alla bellezza. Noi vogliamo essere sempre più un ‘noi’, e non un ‘io’, perché più siamo, meglio è. Vogliamo chiudere questa giornata con il ricordo di Nicola Valenzano, un grande uomo e un immenso artista che amava Bari vecchia, era uno di noi”.