Bari, tragico caso di maltrattamenti: la morte di un uomo per le minacce della moglie, domani l'udienza preliminare


BARI - Un tragico episodio di maltrattamenti in famiglia si è consumato nel Barese, portando alla morte di un uomo che, esasperato dai continui insulti e dalle minacce della moglie, ha deciso di togliersi la vita. Il caso ha scosso la comunità locale, e domani è in programma l'udienza preliminare presso il Tribunale.

L'accusa nei confronti della donna, una straniera di 30 anni, è di maltrattamenti in famiglia con l'aggravante di aver causato la morte del marito. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i comportamenti violenti e le minacce di non far vedere più la figlia al marito avevano da tempo logorato il rapporto della coppia. La situazione è peggiorata dopo la nascita della loro bambina, evento che sembra aver esacerbato le dinamiche familiari già fragili.

L’uomo, visibilmente provato dai continui insulti e dalla costante minaccia di essere separato dalla figlia, ha deciso di compiere l'insostenibile gesto, ponendo fine alla propria vita. La morte del marito ha scosso profondamente il contesto familiare, suscitando indignazione e dolore tra amici e parenti.

Nel corso delle indagini, sono emersi dettagli che mostrano come l’uomo fosse stato vittima di un sistema di vessazioni psicologiche e verbali per lungo tempo, che sembravano non avere fine. La vicenda, che ha avuto risvolti drammatici, è ora nelle mani della giustizia, che dovrà fare luce sulla dinamica dei fatti e sulla responsabilità della donna, che ora dovrà rispondere di quanto accaduto.

L’udienza preliminare, che si terrà domani, sarà un momento fondamentale per stabilire le prossime fasi processuali. La difesa della 30enne, che attualmente risulta essere l’unica imputata, cercherà di ottenere l’archiviazione del caso, mentre l’accusa punta a dimostrare la gravità della situazione di maltrattamenti psicologici che ha condotto al tragico epilogo.