"Effluvi Ritmici": la danza dell’anima nella fotografia di Monica Notarnicola
TURI - Dal 7 al 31 marzo, Palazzo Cozzolongo di Turi ospita la mostra fotografica Effluvi Ritmici, personale della fotografa Monica Notarnicola. L’ingresso è libero per un’esposizione che si annuncia intensa e suggestiva, capace di coniugare arte, materia e spirito in un'unica visione poetica.
L’arte della danza e il simbolismo della farina
Nei suoi scatti, Notarnicola utilizza una luce morbida e uno sfondo neutro per enfatizzare il legame tra la ballerina e l’elemento materiale della farina, riportando lo spettatore alla riflessione sull’interconnessione tra uomo e natura. La farina, simbolo di fertilità, femminilità e purezza, diventa il mezzo attraverso cui l’artista rappresenta l’armonia tra la materia della terra e lo spirito dell’arte.
La sequenza fotografica segue una precisa narrazione visiva: nella prima immagine, la ballerina accetta ad occhi chiusi il lancio della farina, un gesto che diventa rito di preparazione alla danza. Nella seconda, la vediamo rimanere concentrata, senza lasciarsi distrarre dall’impatto della materia. Le immagini successive mostrano la trasformazione dell’elemento naturale in gesto artistico: la danzatrice accoglie la farina, la fa sua, la integra nel movimento del corpo con armonia e leggerezza. Dal caos iniziale del lancio, emerge infine un ordine ritmico e poetico, come un’espressione visiva dell’equilibrio generato dall’arte.
L’ispirazione filosofica e la ricerca dell’armonia
Il titolo Effluvi Ritmici richiama un’antica concezione filosofica secondo cui l’anima è composta da atomi e le sensazioni non derivano dal semplice contatto con la materia, ma dagli effluvi di atomi che essa emana. La farina lanciata diventa così simbolo di questa trasmissione: penetra nella pelle della ballerina, tocca la sua anima e dà vita alla sua performance.
Le considerazioni delle esperte
La fotografa di ritratti Claudia Capra sottolinea la capacità di Notarnicola di catturare la fusione tra corpo e materia in un dialogo visivo che trascende il semplice movimento, trasformandolo in espressione artistica pura.
Chiara Melloni, esperta di fotografia e storia dell’arte, evidenzia come la luce, elemento essenziale nella fotografia, venga qui utilizzata per creare un racconto evocativo. Le immagini si compongono come in uno sfumato leonardesco, passando da tonalità fredde a calde, mentre la presenza umana si fonde organicamente con la materia.
Notarnicola, come nel Feng Shui, tende a un equilibrio visivo e concettuale che emerge dal caos, trasformandolo in armonia compositiva e catartica. Le sue immagini, vibranti di tensione emotiva, sono un’ode alla danza e alla luce, che avvolge il soggetto come una pennellata di Turner, creando un’atmosfera onirica e poetica.
Un viaggio visivo tra arte e filosofia
Attraverso Effluvi Ritmici, Monica Notarnicola ci conduce in un viaggio visivo in cui la danza diventa astrazione, il movimento si fa eterno e la luce danza insieme alla figura umana, in un gioco di ombre e sfumature che evocano la ricerca di pace e armonia. Una mostra da non perdere per chi ama la fotografia, l’arte e la bellezza del gesto sospeso nel tempo.