Emiliano e Piemontese accolgono una famiglia palestinese evacuata da Gaza: la bambina sarà curata al Policlinico di Bari


BARI - Un gesto di umanità e solidarietà concreta ha avuto luogo oggi pomeriggio all’aeroporto di Bari-Palese, dove è atterrato alle ore 16.30 un volo speciale della Guardia di Finanza, un ATR 72 predisposto per le operazioni di evacuazione medica (MEDEVAC) dei civili vittime del conflitto nella Striscia di Gaza.

A bordo del velivolo una famiglia palestinese, composta da una giovane madre e i suoi tre figli, tra cui una bambina di soli cinque anni affetta da gravi patologie oncoematologiche. La piccola sarà sottoposta a cure specialistiche presso il Policlinico di Bari, struttura che si è resa disponibile a garantire il supporto medico necessario.

Il piano di evacuazione e assistenza è stato coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero degli Affari Esteri, con il supporto operativo della Centrale Operativa Remota Operazioni Soccorso Sanitario (Cross) e la supervisione del Referente sanitario regionale Anna Maria Natola. Fondamentale anche il contributo della Prefettura di Bari, che ha organizzato l’accoglienza e predisposto un servizio di mediazione culturale per agevolare il delicato inserimento della famiglia.

Presenti all’arrivo del volo il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Piemontese, che hanno voluto accogliere personalmente la famiglia.

«La famiglia palestinese sbarcata oggi a Bari ha una piccola che necessita del nostro sostegno sanitario – ha dichiarato Emiliano – È un'operazione portata avanti con grande sinergia tra il Ministero degli Esteri, la Protezione Civile, la Regione Puglia e l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII. Ci auguriamo di riuscire a curare e guarire questa bambina e restituirle un futuro pieno di gioia e serenità. È la speranza di tutta la Puglia».

Sulla stessa linea, le parole dell’assessore Piemontese: «Il nostro sistema sanitario regionale farà tutto il possibile per garantire le cure necessarie a questa bambina, che nel suo Paese sono state negate dalla guerra. Abbiamo voluto accogliere lei e la sua famiglia con calore e vicinanza, consapevoli che questi bambini e questa giovane madre hanno vissuto per troppo tempo tra morte e distruzione».

La famiglia, dopo lo sbarco, è stata trasferita presso l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, dove la bambina e i suoi fratelli riceveranno una prima fase di accoglienza e gli accertamenti preliminari. Successivamente, si procederà con il ricovero specifico nel reparto di oncoematologia pediatrica del Policlinico.

Il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce, ha sottolineato la piena disponibilità della struttura: «Speriamo che la famiglia possa sentirsi il più possibile a casa, dopo il lungo viaggio e le sofferenze patite. Il Policlinico di Bari e il Giovanni XXIII restano pronti ad accogliere altri bambini e famiglie provenienti da territori colpiti dalla guerra che necessitano di cure specialistiche».

Anche Aeroporti di Puglia, rappresentato dal presidente Antonio Maria Vasile, ha garantito pieno supporto logistico e assistenza per la riuscita in sicurezza di tutte le operazioni.

Ancora una volta, la Puglia si conferma terra di accoglienza e di solidarietà concreta, capace di aprire le proprie strutture e il proprio cuore a chi fugge dai conflitti, nella speranza di offrire cure e un futuro migliore.