Incidente sull'Isola d'Elba: nave oceanografica incagliata, equipaggio salvato dalla Guardia Costiera
PORTOFERRAIO - Un'incidente marittimo ha avuto luogo ieri sera nei pressi di Portoferraio, sull'Isola d'Elba, quando la nave oceanografica Fugro Mercator, battente bandiera bahamense e lunga 42 metri, si è incagliata sulla scogliera del promontorio dell'Enfola. La nave, impegnata in operazioni di monitoraggio dei fondali marini, ha subito danni strutturali a causa dell'urto contro il basso fondale, con conseguente ingresso di acqua nello scafo.
Secondo quanto comunicato dalla Guardia Costiera, il danno iniziale è stato contenuto dall'equipaggio, ma l'acqua ha in seguito compromesso una parte dei motori, provocando un blackout totale degli apparati di bordo. Fortunatamente, non si registrano inquinamenti marini dovuti a sversamenti di combustibile.
L'incidente si è verificato mentre la nave, nel cercare riparo dal maltempo, si è avvicinata troppo alla costa, urtando con il fondale basso e fermandosi lungo la falesia rocciosa della zona. Le indagini sono ancora in corso per capire se la nave sia arrivata troppo vicino alla costa a causa di un forte vento che caratterizzava la giornata di ieri, o se ci siano stati problemi tecnici agli organi di propulsione.
Fortunatamente, l'equipaggio della Fugro Mercator, composto da 11 membri tra cui personale tecnico e scientifico di diverse nazionalità, è stato messo in salvo grazie all'intervento tempestivo della Capitaneria di Porto di Portoferraio. La motovedetta Cp 805, coordinata dalla Direzione marittima di Livorno, ha effettuato l'evacuazione. Nonostante le difficoltà legate al blackout e alla vicinanza degli scogli, tutti i membri dell'equipaggio sono stati trasbordati in sicurezza e attualmente si trovano in buone condizioni di salute.
Nel frattempo, è stato avviato un processo di recupero della nave, con la società armatrice diffidata dalla Guardia Costiera per ragioni di tutela ambientale e invitata a rimuovere l'imbarcazione. Attualmente, sono in corso i sopralluoghi subacquei preliminari da parte di una società specializzata, al fine di redigere un piano operativo per la rimozione dell'unità.
Dai monitoraggi effettuati dalla Guardia Costiera con mezzi aeronavali, risulta che non ci sono stati sversamenti di combustibile, e quindi non si registrano inquinamenti marini. Tuttavia, le indagini e i lavori di recupero della nave continuano, con particolare attenzione alla sicurezza e alla protezione dell'ambiente marino.