Intelligenza Artificiale e Marketing: tra opportunità e rischi per consumatori e imprese


BARI - L’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il mondo del marketing e delle imprese, aprendo scenari di crescita senza precedenti ma sollevando anche interrogativi cruciali sul suo impatto sulla società. Il settore ha registrato un fatturato di 196 miliardi di dollari nel 2023, con una proiezione di 1.800 miliardi di dollari entro il 2030 e una crescita media annua del 37%. Un’innovazione potente, capace di personalizzare esperienze, automatizzare processi e ottimizzare strategie aziendali, ma che pone anche interrogativi etici e sociali.

Questi temi sono stati al centro della plenaria “AI e Marketing”, svoltasi oggi nell’ambito del BMT – Festival dell’Innovazione Digitale, promosso da Jcom Italia e co-organizzato dal Dipartimento di Economia e Finanza dell’Università di Bari (Uniba) e dall’Università LUM, che ha ospitato l’evento.

Il rischio della "tecnologia troppo umana"

Nel corso della discussione, il professor Pierfelice Rosato, direttore scientifico del BMT e docente presso il DIEF di Uniba, ha sollevato un interrogativo fondamentale:
💬 “Siamo sicuri che avvicinare la tecnologia all’umano non rischi di farci perdere l’uomo?”

L’automazione delle relazioni con i consumatori e l’uso di AI sempre più sofisticate pongono il problema della perdita del valore umano nella relazione commerciale. Se la tecnologia diventa indistinguibile dall’essere umano, il consumatore sarà ancora in grado di percepire la differenza?

Sulla stessa linea, frate Marco Valletta, responsabile dell’Ufficio Comunicazione dei Francescani Puglia e Molise, ha posto una riflessione provocatoria:
💬 “Se l’AI sostituisce segretarie, creativi e professionisti, chi sarà il consumatore? Non dobbiamo confondere innovazione con sviluppo: la tecnologia deve servire l’uomo, non sostituirlo”.

AI come opportunità: una protesi cognitiva per il marketing

Di segno più ottimista l’intervento di Massimo Giordani, presidente nazionale di AISM (Associazione Italiana Sviluppo Marketing), che ha descritto l’AI come una “protesi cognitiva” in grado di potenziare le capacità decisionali delle persone e di rendere il marketing più efficace ed efficiente.

💬 “L’AI è uno strumento straordinario, ma bisogna saperla usare attivamente. Chi si limiterà a un utilizzo passivo rischia di restare indietro nel mercato del lavoro”, ha avvertito Giordani.

Il ruolo delle Università nella formazione del futuro

Il BMT 2024 ha messo in evidenza la necessità di una stretta collaborazione tra università, imprese e territorio per formare i professionisti del futuro.

💬 Gusy Secundo, prorettrice all’Innovazione e Terza Missione della LUM, ha sottolineato:
“Il sistema universitario deve adattarsi alla velocità del cambiamento digitale, creando nuove modalità di formazione e contaminazione di saperi. Solo così potremo garantire un uso dell’AI che potenzi l’uomo, senza sostituirlo”.

Conclusioni

L’intelligenza artificiale sta trasformando profondamente il marketing e le imprese, offrendo grandi opportunità ma anche sfide importanti. Il dibattito sul suo impatto sociale ed etico è più che mai aperto, e il successo dell’AI dipenderà da come verrà integrata e regolata.