Sequestro e chiusura di un B&B abusivo a Bari: inchiesta e controlli intensificati
BARI - Nei giorni scorsi, il dirigente del settore Polizia Annonaria del Corpo di Polizia locale di Bari ha disposto la cessazione immediata di ogni attività imprenditoriale relativa a un B&B situato in via Tancredi, nella città vecchia. Il provvedimento, che include il divieto di prosecuzione dell’attività, è stato preso a seguito di un’ispezione che ha rivelato diverse irregolarità.
Il B&B in questione è di proprietà di Vito Lorusso, oncologo arrestato nell’ambito di un’inchiesta, il quale risulta coinvolto anche in altre vicende legali. L’immobile, venduto da una società immobiliare ritenuta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Bari riconducibile al suocero di Lorusso, potrebbe essere sottoposto a sequestro. La DDA ha avviato un’indagine sul caso e, nel contesto di un’operazione più ampia, ha preso provvedimenti anche nei confronti di questo immobile.
Durante l’ispezione effettuata dal Nucleo Annona, sono emerse una serie di criticità strutturali e amministrative. Tra le irregolarità più rilevanti, i controlli hanno evidenziato la mancanza del titolo di disponibilità dell’immobile, con il gestore della struttura che non presentava il contratto di locazione. Inoltre, l’immobile non disponeva dello spazio condiviso per la colazione, come indicato nella SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), e la planimetria presentata per l’avvio dell’attività non corrispondeva allo stato effettivo dei luoghi.
Un’altra criticità riscontrata riguardava la realizzazione di un impianto termico autonomo a radiatori, alimentato da un generatore di calore mai entrato in funzione, e la mancanza della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) per tali interventi. L’immobile, infine, risultava privo del prescritto certificato di agibilità.
Carla Palone, assessora alla Vivibilità Urbana, ha commentato l’operazione sottolineando l’importanza dei controlli per tutelare gli ospiti delle strutture ricettive e contrastare l’illegalità nel settore turistico. “L’attività di controllo è continua e si intensificherà nei prossimi mesi. Fino ad ora, abbiamo chiuso tre attività illegali e identificato dieci strutture che non avevano esposto il CIN, obbligatorio dal 2025,” ha dichiarato Palone. La task force della Polizia locale, dedicata al contrasto dell’evasione fiscale e al rispetto delle normative di sicurezza, sarà rafforzata nei prossimi mesi per garantire il rispetto delle leggi.
Questo intervento rappresenta una parte di un ampio impegno delle autorità locali per monitorare e regolamentare il settore ricettivo, assicurando la legalità e la sicurezza per tutti.
Il B&B in questione è di proprietà di Vito Lorusso, oncologo arrestato nell’ambito di un’inchiesta, il quale risulta coinvolto anche in altre vicende legali. L’immobile, venduto da una società immobiliare ritenuta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Bari riconducibile al suocero di Lorusso, potrebbe essere sottoposto a sequestro. La DDA ha avviato un’indagine sul caso e, nel contesto di un’operazione più ampia, ha preso provvedimenti anche nei confronti di questo immobile.
Durante l’ispezione effettuata dal Nucleo Annona, sono emerse una serie di criticità strutturali e amministrative. Tra le irregolarità più rilevanti, i controlli hanno evidenziato la mancanza del titolo di disponibilità dell’immobile, con il gestore della struttura che non presentava il contratto di locazione. Inoltre, l’immobile non disponeva dello spazio condiviso per la colazione, come indicato nella SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), e la planimetria presentata per l’avvio dell’attività non corrispondeva allo stato effettivo dei luoghi.
Un’altra criticità riscontrata riguardava la realizzazione di un impianto termico autonomo a radiatori, alimentato da un generatore di calore mai entrato in funzione, e la mancanza della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) per tali interventi. L’immobile, infine, risultava privo del prescritto certificato di agibilità.
Carla Palone, assessora alla Vivibilità Urbana, ha commentato l’operazione sottolineando l’importanza dei controlli per tutelare gli ospiti delle strutture ricettive e contrastare l’illegalità nel settore turistico. “L’attività di controllo è continua e si intensificherà nei prossimi mesi. Fino ad ora, abbiamo chiuso tre attività illegali e identificato dieci strutture che non avevano esposto il CIN, obbligatorio dal 2025,” ha dichiarato Palone. La task force della Polizia locale, dedicata al contrasto dell’evasione fiscale e al rispetto delle normative di sicurezza, sarà rafforzata nei prossimi mesi per garantire il rispetto delle leggi.
Questo intervento rappresenta una parte di un ampio impegno delle autorità locali per monitorare e regolamentare il settore ricettivo, assicurando la legalità e la sicurezza per tutti.