Trent’anni dalla strage di Via D’Amelio: a Putignano in scena “La Stanza di Agnese” con Sara Bevilacqua

ph_Mimmo Greco

PUTIGNANO - Sono passati trent’anni dalla strage di Via D’Amelio, una ferita che continua a bruciare nel cuore dell’Italia. Tra indagini, processi, depistaggi e sentenze, la verità sembra sempre sfuggente, forse troppo dolorosa da accettare. A ricordare e riflettere su quella tragedia torna in scena Sara Bevilacqua con lo spettacolo “La Stanza di Agnese”, che sarà rappresentato sabato 22 marzo al Teatro Comunale Giovanni Laterza di Putignano alle ore 21, all’interno della stagione teatrale promossa dal Comune in collaborazione con Puglia Culture.

Prodotto dalla compagnia Meridiani Perduti Teatro in sinergia con la Scuola Antonino Caponnetto e vincitore del progetto TRAC – Sezione Nuova Drammaturgia, lo spettacolo è un intenso omaggio al giudice Paolo Borsellino e alla sua compagna di vita, Agnese Piraino Leto, nel trentennale della scomparsa del magistrato.

La storia si apre nel 2010. Una Agnese segnata dalla malattia riceve una telefonata dall’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che pronuncia parole pesanti come macigni: “Via D’Amelio è stata un colpo di Stato”. Da lì si snoda un viaggio nei ricordi, dall’infanzia in una Palermo borghese e patinata, fino all’incontro con un giovane pretore a Mazara del Vallo, Paolo Borsellino.

“La Stanza di Agnese” racconta una crescita personale e familiare accanto a un uomo che, passo dopo passo, la conduce alla scoperta di una Palermo diversa, meno scintillante ma più vera. Attraverso il racconto della vita matrimoniale, della nascita dei figli, delle amicizie spezzate, dei rapporti con la scorta diventata famiglia, emerge anche il lato più umano e tenero di Borsellino: quello ironico, affettuoso, capace di “babbiare” anche nei momenti più difficili.

Non mancano le ombre: la solitudine, le delusioni, il peso di un tradimento che arriva proprio da chi avrebbe dovuto lottare al fianco del pool antimafia. Falcone, la scorta, gli amici caduti: i nomi e i volti che hanno segnato quegli anni tornano a vivere, filtrati dallo sguardo dolente ma forte di Agnese.

Più che un semplice monologo, “La Stanza di Agnese” si configura come un intenso dialogo con il passato e con Paolo stesso, un filo che unisce memoria e presente, amore e rabbia, vita e perdita.

Un’occasione importante non solo per commemorare, ma per riflettere, attraverso il teatro, su una delle pagine più complesse della storia recente italiana.

Per maggiori informazioni sull’evento: Puglia Culture – La Stanza di Agnese.