Troppo pochi due anni per la morte di Anthony: imputata a processo per omicidio stradale


MOLA DI BARI /CONVERSANO - Due anni di pena per aver causato la morte di un ragazzo di soli 17 anni non sono sufficienti. È quanto ha stabilito il giudice Nicola Bonante del Tribunale di Bari, respingendo la richiesta di patteggiamento presentata da L.G., la 25enne di Gioia del Colle ritenuta responsabile dell’incidente che, il 2 ottobre 2023, ha tolto la vita al giovane Anthony Innamorato.

La tragedia si consumò a Conversano, lungo via Bari. Anthony, trasportato come passeggero su uno scooter condotto da un amico coetaneo, perse la vita in seguito a un terribile sinistro causato da una mancata precedenza da parte dell’automobilista alla guida di una Volkswagen Golf. L’imputata, secondo la ricostruzione del Pubblico Ministero Luisiana Di Vittorio, non rispettò uno “Stop” ben visibile, immettendosi senza dare precedenza al motociclo su cui viaggiava la vittima. Come se non bastasse, l'auto risultava anche priva di assicurazione.

Dopo l’impatto, Anthony, sbalzato dallo scooter, finì sulla corsia opposta, venendo travolto da una Bmw 320 D guidata da P.M., 30enne di Polignano a Mare, risultato positivo alla cocaina. Anche quest’ultimo dovrà rispondere delle sue responsabilità, in particolare per guida in stato di alterazione psicofisica.

Per il conducente del motociclo, invece, minorenne all’epoca dei fatti e accusato di aver superato il limite di velocità (si stima procedesse tra i 71 e i 78 km/h), la competenza è passata alla Procura dei Minori.

Distrutti dal dolore, i familiari di Anthony, assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., hanno sempre chiesto che fosse fatta piena luce sulle responsabilità di tutti gli attori coinvolti. Fondamentale, a questo scopo, il lavoro del consulente tecnico di parte, ing. Pietro Pallotti, che ha contribuito alla ricostruzione cinematica dell’incidente, disposta dal magistrato e affidata all’ing. Luca Ancora.

L’udienza preliminare si è conclusa con il rinvio a giudizio di entrambi gli automobilisti coinvolti. Particolarmente significativa la decisione del Gup Bonante di rigettare la proposta di patteggiamento a due anni avanzata dalla 25enne di Gioia del Colle, ritenendo la pena troppo lieve rispetto alla gravità dei fatti.

Ora il processo si sposterà davanti al giudice monocratico Marco Guida della seconda sezione penale del Tribunale di Bari. La prima udienza è fissata per il prossimo 10 giugno.

I familiari di Anthony chiedono giustizia. Dopo mesi di dolore e attesa, si aspettano che la giustizia penale riconosca appieno la gravità della perdita subita e delle condotte che l’hanno causata.