UIL: 'Riqualificazione degli ex portuali TCT, un passo decisivo per il rilancio occupazionale'


TARANTO
- Un percorso lungo otto anni, segnato da incertezze e attese, si avvia finalmente verso una soluzione concreta per gli ex lavoratori della Taranto Container Terminal (TCT). Con l'approvazione del Protocollo d'Intesa in Regione Puglia, prende forma un investimento di 15 milioni di euro destinato alla riqualificazione professionale di oltre 300 lavoratori. Un traguardo che arriva a pochi mesi dalla proroga dell'IMA (Indennità di Mancato Avviamento) e che pone le basi per un reinserimento stabile nel mercato del lavoro.

"Le politiche attive del lavoro devono garantire ai lavoratori non solo formazione, ma reali prospettive di occupazione, rispettando le competenze maturate nel tempo" dichiarano congiuntamente Andrea Toma, segretario regionale UIL Puglia con delega all’Industria, e Carmelo Sasso, segretario generale UIL Trasporti Taranto "Per questo abbiamo chiesto un monitoraggio costante dell’impianto formativo prima dell’uscita del bando, per assicurare che il percorso sia efficace e mirato alla ricollocazione".

L'accordo raggiunto con Regione Puglia, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, SEPAC e ARPAL Puglia prevede un programma di formazione strutturato, con percorsi di upskilling e reskilling, progettati per allineare le competenze dei lavoratori alle nuove esigenze del mercato. I corsi, della durata variabile tra 300 e 630 ore, comprenderanno anche stage in azienda e il rilascio di certificazioni valide a livello europeo, garantendo così un'opportunità concreta di reinserimento.

L'investimento si inserisce in un più ampio piano di rilancio del porto di Taranto, che guarda con interesse alle prospettive legate all'eolico offshore e agli sviluppi logistici della zona. "Siamo convinti – proseguono Toma e Sasso – che le nuove iniziative governative nel settore dell'energia e delle infrastrutture creeranno opportunità di lavoro importanti per questi lavoratori, che potranno finalmente tornare a essere una risorsa qualificata per il nostro territorio".

Il cammino verso la piena ricollocazione non è ancora concluso, ma il Protocollo d'Intesa rappresenta una tappa fondamentale in un percorso di politiche attive del lavoro mai sperimentato prima su scala nazionale. "L'obiettivo – concludono i segretari della UIL – è che entro la scadenza della Taranto Port Workers Agency, fissata al 31 dicembre 2026, la totalità dei lavoratori ex TCT trovi una sistemazione stabile, chiudendo definitivamente una lunga fase di precarietà".