Viaggio nel degrado del centro di Lecce: il rudere di viale Rossini
LECCE - Prosegue il nostro "viaggio" settimanale sulle strade di una città che, pur essendo splendida, soprattutto nel suo centro storico, continua a presentare segni di degrado che sembrano irrisolvibili. Lecce, infatti, sebbene sia una delle città più affascinanti del Sud Italia, non riesce a liberarsi delle cicatrici del degrado che affliggono alcune zone periferiche, dove la trascuratezza e l’abbandono perdurano da anni.
Questa volta, ci concentriamo su uno dei tanti “pugni nell’occhio” che turba l’estetica urbana e la qualità della vita dei residenti: un rudere che si trova su viale Rossini, proprio alla destra per chi proviene dalla statale Lecce – Maglie e svolta in direzione viale Japigia. Un "eterno incompiuto" che, da circa 15 anni, giace abbandonato, lasciato al degrado e alla mercé di topi e inciviltà. Le fotografie che ci sono state inviate raccontano il disastro visivo di una struttura che non solo deturpa il paesaggio, ma rappresenta anche un pericolo reale, soprattutto per i più giovani.
Secondo le segnalazioni, il rudere è anche diventato un ritrovo per chi cerca un posto dove rifugiarsi, spesso senza scrupoli né riguardo per la sicurezza. Questo comporta dei rischi, soprattutto per i ragazzini che, incuranti del pericolo, si avventurano all'interno. Il rischio di incidenti è concreto, come lo è anche la preoccupazione di chi, da tempo, denuncia la situazione senza trovare risposte concrete dalle autorità competenti.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sottolinea come queste strutture abbandonate siano non solo una minaccia per l’incolumità delle persone, ma anche una vergogna per una città che, come Lecce, dovrebbe godere di una maggiore cura del decoro urbano. "Questi cantieri lasciati incompleti, e nel caso di viale Rossini ormai in stato di abbandono, sono una ferita per la città", afferma D’Agata. "Non si può permettere che strutture di questo tipo rimangano per anni senza che nessuno prenda provvedimenti. Serve un intervento immediato."
Il presidente dello Sportello dei Diritti, inoltre, rinnova l'invito agli amministratori locali ad affrontare con urgenza il problema. La situazione di viale Rossini e delle altre aree degradate della città non può più essere ignorata. Dopo più di 15 anni di abbandono, è giunto il momento che il governo cittadino prenda in considerazione soluzioni concrete per risolvere questo eterno problema.
Gli abitanti della zona, ma anche i cittadini di Lecce, meritano di vivere in un ambiente più sicuro, pulito e decoroso. La città non merita di essere deturpata da cantieri mai completati che, invece di rappresentare segni di progresso, sono diventati simboli di disinteresse e abbandono. È ora che le istituzioni locali rispondano a queste giuste lamentele e si attivino per restituire alla comunità un quartiere che possa finalmente guardare al futuro senza il peso di un degrado che dura da troppo tempo.