Bari, 500 ultras in protesta contro la multiproprietà del club: "Devono andarsene"
BARI – Circa 500 tifosi del Bari si sono radunati nel quartiere Japigia per manifestare il loro dissenso contro la multiproprietà della società biancorossa. La protesta si è svolta in concomitanza con l’incontro pubblico organizzato dall’ex sindaco di Bari, Antonio Decaro, per chiarire le motivazioni che portarono nel 2018 all’affidamento del titolo sportivo alla famiglia De Laurentiis, già proprietaria del Napoli.
Le ragioni della protesta
Gli ultras biancorossi contestano la decisione presa all’epoca, quando il Bari, dopo il fallimento e la retrocessione in Serie D, venne affidato alla Filmauro, società della famiglia De Laurentiis. Da allora, il club è stato vincolato dal regolamento FIGC che vieta la presenza di due squadre della stessa proprietà nei campionati professionistici italiani, limitando così le ambizioni del Bari.
I tifosi si sono radunati all’esterno del Teatro Abeliano, dove si è tenuto l’incontro, scegliendo di non entrare ma di restare fuori a manifestare il loro dissenso.
Tifosi in rivolta: "Devono andarsene"
“Siamo stanchi di questa situazione, devono andarsene!”, hanno urlato gli ultras, scandendo cori di protesta contro la proprietà. La tensione sulla questione multiproprietà è cresciuta negli ultimi mesi, soprattutto dopo che la FIGC ha ribadito che, entro il 2028, i club dovranno adeguarsi e cedere una delle due squadre.
L’incontro tra Decaro e i tifosi era stato inizialmente programmato per il 6 marzo, ma era stato rinviato a causa della tragedia del crollo della palazzina di via De Amicis.
Il dibattito sulla multiproprietà continua a dividere la piazza barese, con i tifosi che chiedono una nuova proprietà indipendente per poter puntare senza vincoli ai massimi livelli del calcio italiano.