Bari, proteste all’Umbertino: “Ancora una volta una discoteca a cielo aperto. Quartiere al collasso”
BARI – Non si placano le polemiche nel quartiere Umbertino, cuore pulsante della movida barese, ma sempre più spesso teatro di disagi e lamentele da parte dei residenti. Sul seguitissimo gruppo Facebook Comitato Salvaguardia Zona Umbertina si è scatenata l’ennesima ondata di proteste dopo la notte di sabato 12 aprile, descritta da alcuni cittadini come "l’ennesima tragedia annunciata".
“Ancora una volta un ristorante trasformato in discoteca, all’Umbertino. Certo, alle 24 la musica cessa, ma quattro ore di disco music sono sinceramente insopportabili”, scrive il signor Guido in un post molto commentato. “E in più la frustrazione di chiamare inutilmente la polizia o di chiedere gentilmente e vanamente di abbassare il volume. Forse il Noise Ambassador era distratto”, ironizza, facendo riferimento alla figura istituita per monitorare e mediare le criticità legate all’inquinamento acustico.
Ma le segnalazioni non si fermano qui. Enzo, un altro cittadino esasperato, racconta con amarezza la sua serata: “Torniamo a casa verso le 23.30 di ieri, 12 aprile. Angolo via Abbrescia e via Cognetti: centinaia di persone in strada, vocianti o urlanti – alcune palesemente ubriache – locali che fanno karaoke con musica a tutto volume e porte aperte. Decine di bicchieri sulle auto, stessa situazione nelle strade limitrofe. Marciapiedi lerci, mattonelle sconnesse, auto in doppia o tripla fila, ragazze che fanno i loro bisogni fra le auto. Cassonetti stracolmi di rifiuti. Una tragedia. Un quartiere distrutto. Non vedo luce alla fine del tunnel”.
Parole forti, che riflettono il malcontento crescente di una comunità che si sente abbandonata dalle istituzioni. La zona Umbertina, un tempo conosciuta per la sua eleganza e vivibilità, sembra oggi diventata simbolo di un “divertimento” fuori controllo, tra rumori, sporcizia e mancato rispetto delle regole.
Le richieste dei residenti sono sempre le stesse: controlli più efficaci, sanzioni reali, rispetto delle norme sui limiti acustici e maggiore tutela della vivibilità urbana. Ma al momento, tra proteste online e silenzi istituzionali, l’Umbertino continua ad arrancare sotto il peso di una movida sempre più ingombrante.