Barletta, scritte sessiste nei bagni del liceo Casardi: studenti in piazza contro la violenza di genere
“Un pugno nello stomaco”. Sit-in davanti alla scuola, la dirigente: “Atto vile, inaccettabile”
BARLETTA – 8 APRILE 2025 – “Quella scritta per me è stata un pugno nello stomaco, una grandissima vergogna leggerla. Non come studente, né come uomo ma come essere umano mi sono sentito colpito”. Le parole sono di Francesco, rappresentante d’istituto del Liceo Casardi di Barletta, e arrivano forti, decise, come una risposta chiara e netta all’orrore comparso nei giorni scorsi nei bagni delle studentesse: scritte volgari, sessiste e inneggianti a Filippo Turetta, l’uomo reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin.
Una vicenda che ha scosso profondamente la comunità scolastica del liceo classico, musicale e di scienze umane “Casardi”, dove questa mattina, davanti all’ingresso dell’istituto, si è svolto un sit-in spontaneo organizzato dagli studenti. Una mobilitazione pacifica ma decisa, per condannare ogni forma di violenza di genere e per riaffermare i valori di rispetto, dignità e solidarietà.
“È tragico, inaccettabile e abominevole – commenta una studentessa –. Quelle offese e quel ‘W Turetta’ sono inqualificabili. Ma oggi siamo qui per dire basta. Il rispetto comincia tra i banchi di scuola”, ha aggiunto, mostrando un cartello con la stessa frase.
Accanto a lei, un altro ragazzo, 17 anni, prende la parola con fermezza: “Siamo in una scuola che dovrebbe educare prima di tutto al rispetto. La nostra voce si deve far sentire, ma le istituzioni devono supportarci. Non possiamo sentirci soli”.
A condannare l’accaduto anche la dirigente scolastica Serafina Ardito, che non nasconde la sua amarezza: “Deturpare le porte dei bagni con messaggi così violenti è un atto vile che offende la dignità di tutta la nostra comunità. Riteniamo che l’autore possa anche essere esterno alla scuola, considerando che le scritte sono comparse dopo l’apertura al pubblico in occasione della Notte dei Licei”.
La preside ha inoltre annunciato l’intenzione di promuovere incontri e percorsi di sensibilizzazione contro la violenza di genere, coinvolgendo studenti, docenti e famiglie, “perché è fondamentale costruire insieme una cultura del rispetto e dell’empatia”.
A chiudere l’intervento pubblico, anche Valeria, rappresentante d’istituto insieme a Francesco: “Mi sento in dovere di dissociare la nostra scuola da questo gesto orribile. Il Casardi è un luogo di dialogo e di crescita, non accetteremo mai che venga associato a messaggi d’odio. E ci batteremo affinché episodi simili non accadano mai più”.
Una mattinata intensa, carica di emozione e determinazione, che dimostra come le nuove generazioni siano pronte a farsi sentire, a reagire con maturità e coraggio. Perché, come ricorda un altro striscione esposto dagli studenti, “l’indifferenza è complicità”.