Bellomo (FI) attacca il Comune di Bari: "Tutela il brutto come fosse la Cappella Sistina, scavalcando la Soprintendenza"


BARI - "A Bari evidentemente non è considerato intoccabile soltanto un ex sindaco, santificato da una narrazione favolistica. Tra poco saranno intoccabili anche 214 edifici che il Comune ha sottoposto, con un discutibile atto d’imperio, a tutela urbanistica. Una decisione, al di là del bene e del male, ma sarebbe più giusto dire al di là del bello e del brutto, che scavalca a sinistra addirittura i vincoli architettonici già molto stringenti della Soprintendenza."

È durissimo l'affondo del deputato di Forza Italia, Davide Bellomo, nei confronti dell'amministrazione comunale di Bari e della sua recente decisione di sottoporre a tutela urbanistica 214 edifici della città. Bellomo contesta con veemenza l'atto, definendolo un "discutibile atto d'imperio" che ignora persino i vincoli già imposti dalla Soprintendenza.

Ironia sui "tesori nascosti" di Bari

Il parlamentare azzurro prosegue con sarcasmo: "Altro che Cappella Sistina e opere del Bernini. A Bari esistevano, senza che nessuno se ne fosse mai accorto, 214 opere d’arte di inestimabile valore per le quali appare strano che non ci siano ogni giorno file chilometriche di turisti. Non so davvero come sia potuto accadere che nessun soprintendente se ne sia mai accorto e abbia deciso di tutelarle, mentre ci è voluto finalmente un impiegato pubblico ora sindaco, laureato in Scienze Politiche e non in Storia dell’Arte, per mettere fine al pericolo di un possibile scempio."

Bellomo ironizza sull'improvvisa scoperta di questi presunti "tesori" baresi, insinuando una mancanza di competenza da parte del sindaco Vito Leccese, laureato in Scienze Politiche, in materia di tutela artistica e architettonica.

Stadio San Nicola e architettura brutalista nel mirino

Il deputato di Forza Italia non risparmia esempi concreti della sua contestazione: "Per carità, tra i 214 qualcosa da tutelare ci sarà pure. Magari lo stadio San Nicola, astronave adatta per qualche politico di sinistra che pensa di vivere su Marte. O l’architettura brutalista, che tanto fa impazzire i baresi. Immagino l’emozione di chi si strappa le vesti davanti al profumo di poesia che esala la centrale di una società telefonica, edificio talmente brutto che in verità meriterebbe l’abbattimento seduta stante. Per non parlare poi di quella vecchia ciminiera che fa tanto fumo e poco arrosto."

Bellomo cita lo stadio San Nicola e l'architettura brutalista come esempi di edifici che, a suo dire, non meriterebbero una tutela paragonabile a quella di opere d'arte di inestimabile valore.

Accusa a Leccese e Decaro: "Tutela per ciò che non serve, dimenticando i cittadini"

La critica di Bellomo si estende anche all'ex sindaco Antonio Decaro, accusando entrambi di concentrarsi sulla tutela di ciò che non necessita protezione, a discapito dei cittadini: "Come quello di certi politici, ad esempio il sindaco attuale Leccese e l’ex sindaco Decaro, che si preoccupano di tutelare soprattutto ciò che per la Soprintendenza non ha bisogno di essere tutelato, dimenticandosi per decenni di tutelare quei cittadini baresi che intoccabili non lo sono e non lo saranno mai".

Con queste parole, il deputato di Forza Italia conclude il suo intervento, lanciando un duro attacco all'operato dell'amministrazione comunale di Bari in materia di tutela urbanistica e sollevando dubbi sulla legittimità e l'opportunità di tale provvedimento.