Brindisi, "Le orecchiette che vorrei": inclusione e speranza a bordo della Nave Vespucci


BRINDISI – Un pomeriggio carico di emozione e significato quello vissuto ieri a Brindisi, in occasione del “Villaggio In Italia”, evento organizzato nell’ambito del tour Mediterraneo della Nave Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo. Protagonisti assoluti della giornata sono stati i ragazzi del progetto "Le orecchiette che vorrei", laboratorio di pasta fresca per giovani con disabilità nato ad Ostuni.

Alle ore 14.15, i ragazzi sono saliti a bordo del Vespucci tra sorrisi e occhi pieni di entusiasmo. Subito dopo, alle ore 15.00, si è tenuta la conferenza stampa ufficiale dell’evento, fortemente voluto dalla Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione e valorizzare esperienze virtuose come quella pugliese.

All'incontro hanno partecipato importanti rappresentanti istituzionali, tra cui il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, il Direttore Generale dell’ASL di Brindisi Maurizio De Nuccio, e il Consigliere per la Sanità regionale Tommaso Gioia.

Un linguaggio che cambia, una società che evolve

Ad aprire i lavori, i saluti della Ministra Locatelli e di Vincenzo Falabella, Presidente Nazionale della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish). La ministra ha sottolineato l’importanza di modificare il linguaggio normativo per abbattere le barriere culturali:

“Dobbiamo eliminare termini come handicappato e portatore di handicap dal nostro ordinamento. Prima di tutto viene la dignità della persona”.

Il Presidente Emiliano ha ricordato i passi avanti compiuti in Puglia, tra cui il potenziamento dei servizi per l’autismo e la creazione di sei nuovi centri dedicati:

“Il nostro lavoro si basa sul dialogo continuo tra istituzioni e cittadini. È così che costruiamo una Puglia più inclusiva”.

"Le orecchiette che vorrei": quando la pasta diventa strumento di inclusione

Tra gli interventi più toccanti, quello di Giuseppe Primicerio, padre di un ragazzo autistico e fondatore del progetto “Le orecchiette che vorrei”:

“È nata dentro di me la volontà di aiutare mio figlio e altri ragazzi a sentirsi utili. Così è nato il laboratorio di pasta fresca, un piccolo sogno che diventa realtà grazie all’impegno di tante persone”.

Primicerio ha voluto ringraziare la Cooperativa Sociale San Bernardo, rappresentata da Giuseppe Natale, la società Over di Milano con Lino Di Lernia, e la Yuri Benefit Corporation, che sostiene l’iniziativa.

Un sogno che cammina: i sorrisi dei protagonisti

Dopo la conferenza, i ragazzi si sono spostati allo stand dedicato dove, tra totem e prodotti esposti, hanno accolto visitatori e curiosi con orgoglio. I loro volti, illuminati da un’emozione autentica, sono stati la testimonianza più potente del valore di un progetto che unisce cuore, impresa sociale e dignità.

L’evento ha rappresentato un esempio concreto di come istituzioni e società civile possano lavorare insieme per costruire una comunità inclusiva e solidale, in cui nessuno resti indietro.