Editore e gentiluomo, un anno senza Renato

FRANCESCO GRECO - Aveva un sorriso infantile, un entusiasmo contagioso, sempre pronto a fare, a passare all’azione. Un anno fa (27 aprile) ci lasciava, dopo una breve malattia, Renato Brucoli. Le nostre strade si erano incrociate grazie all’artista Roberto Russo, che gli aveva regalato un sacco di copertine per i libri della sua casa editrice Insieme.

E ne aveva pubblicato uno anche a noi, titolo “A letto senza cena” (2002), i miei racconti illustrati da Roberto e un altro era in stand-by, di donne, titolo “Il miele e l’ortica”. E’ rimasto in bozze.

Un anno senza Renato. Quando veniva nel sud Salento per recarsi a pregare sulla tomba del suo amico don Tonino, era ospite della foresteria dei Frati Minori di Alessano. Ci incontravano ed era sempre pieno di idee, progetti.

Ci parlava del suo rapporto dialettico con don Tonino Bello, che da vescovo di Molfetta, Ruvo di Puglia, Terlizzi e Giovinazzo, gli aveva affidato un settimanale, “Luce e Vita”. Con tenerezza, parlava della sua famiglia, di cui era orgoglioso, la moglie Linda che lavora al Comune di Terlizzi, ufficio tecnico e del figlio Francesco.

Anni fa, passando per caso da Terlizzi, mi indicarono la via dove c’era la redazione della sua casa editrice e andai a salutarlo. Pubblicava molte cose inedite di don Tonino, omelie, discorsi, riflessioni. Aveva il dono della parola, un grande comunicatore.

Molti libri appena editi me li mandava e io li recensivo. Mi piacque uno in particolare, dove Padre Francesco Neri (OFM, come don Tonino, oggi Arcivescovo di Otranto) faceva dei parallelismi fra don Tonino e San Francesco. Ma anche Renato aveva una buona penna e ha scritto cose molto belle.

Ciao Renato, ci manca un sacco il tuo sorriso. E i tuoi libri strettamente necessari. Magari, chissà, ne stai mettendo in cantiere un altro col tuo amico don Tonino sulle tragedie di questo tempo infame...