Epidemia a bordo della Queen Mary 2: oltre 240 contagiati, sospetto focolaio di norovirus durante crociera transatlantica


Quello che doveva essere un viaggio da sogno si è trasformato in un vero e proprio incubo per i passeggeri della Queen Mary 2, la lussuosa nave da crociera attualmente impegnata in un tour di 29 giorni tra la Gran Bretagna, New York e i Caraibi. Secondo quanto riportato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti, 224 passeggeri e 17 membri dell’equipaggio hanno manifestato sintomi compatibili con un’infezione da norovirus, un patogeno altamente contagioso responsabile di forme acute di gastroenterite.

Sintomi e isolamento a bordo

I sintomi – nausea, vomito, diarrea, febbre e dolori addominali – si sono manifestati dopo una sosta a New York nel mese di marzo. I contagiati sono stati isolati immediatamente e l’equipaggio ha avviato rigide misure di disinfezione e contenimento, nel tentativo di bloccare la diffusione dell’agente patogeno. Le autorità sanitarie americane hanno confermato l’epidemia a bordo, anche se sono ancora in corso le analisi per identificare con certezza il virus responsabile, che si sospetta fortemente essere il norovirus.

Un’emergenza ricorrente sulle navi da crociera

Non è la prima volta che episodi del genere colpiscono il settore crocieristico. Il 2024 ha segnato un record negativo con 16 focolai di gastroenterite registrati sulle navi – il numero più alto degli ultimi dieci anni. In 13 di questi, il norovirus è stato confermato come causa principale. I CDC stimano che il norovirus sia responsabile ogni anno di 19-21 milioni di infezioni negli Stati Uniti, con oltre 100.000 ricoveri e circa 900 decessi, principalmente tra anziani.

Secondo i dati dell’agenzia americana, i focolai si verificano più facilmente in ambienti chiusi e affollati, come navi da crociera, università, ospedali e case di cura. La Queen Mary 2 – lunga 345 metri, larga 42, costruita nel 2003 e battente bandiera delle Bermuda – rappresenta un esempio classico di ambiente dove, una volta introdotto, il virus può diffondersi rapidamente.

Le precauzioni adottate e i consigli degli esperti

A bordo della nave, sono stati raccolti campioni biologici per analisi approfondite, mentre le procedure di igiene sono state rafforzate. Gli esperti raccomandano, soprattutto in questi contesti, una frequente igiene delle mani con acqua e sapone, considerata più efficace del comune disinfettante in gel, poco utile contro il norovirus. Anche la disinfezione delle superfici e l’uso di acqua calda per il bucato sono fondamentali per arginare il contagio.

La compagnia armatrice ha assicurato la collaborazione con le autorità sanitarie e l’adozione di protocolli rigorosi per la gestione sanitaria a bordo, in linea con le linee guida del Cruise Lines International Association.

Il ritorno in patria

La Queen Mary 2 è attesa per il rientro in Gran Bretagna il 6 aprile. Nel frattempo, le autorità continueranno a monitorare lo stato di salute dei passeggeri e dell’equipaggio, nella speranza di contenere completamente il focolaio entro la fine del viaggio.

Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, questa vicenda dimostra quanto sia ancora necessario rafforzare le misure di prevenzione a bordo delle navi da crociera:

“Eventi del genere non devono essere sottovalutati, specialmente quando colpiscono ambienti così vulnerabili. Serve un maggiore controllo sanitario, ma anche maggiore consapevolezza da parte dei viaggiatori”.

L’episodio della Queen Mary 2 si inserisce in un contesto globale di aumento dei casi di norovirus, che – come mostrano i dati della rete NoroSTAT – ha registrato un’impennata di segnalazioni nel solo periodo agosto-dicembre 2024 rispetto all’anno precedente.