Novant’anni fa nasceva 'Big Luciano': ad Acquaviva delle Fonti recital in ricordo del grande Pavarotti
ACQUAVIVA DELLE FONTI - Nell’anno in cui si celebra il novantesimo anniversario della nascita di Luciano Pavarotti, l’associazione Colafemmina di Acquaviva delle Fonti celebra il grande artista con un recital di arie d’opera e canzoni in programma venerdì 11 aprile (ore 19.30) a Palazzo de Mari per la stagione concertistica firmata da Maurizio Matarrese. Protagonista il tenore napoletano di madre capoverdiana, Francesco Ciotola, vincitore, tra l’altro, proprio di un riconoscimento intitolato a Pavarotti all’interno del Premio lirico internazionale «Umberto Giordano» di Foggia. Ciotola sarà accompagnato dalla pianista Nadia Testa in una rievocazione del repertorio con il quale s’identifica la voce di «Big Luciano», dalle arie «La donna è mobile» e «Lucean le stelle» dal «Rigoletto» di Verdi e dalla «Tosca» di Puccini, ai classici di Cesare Andrea Bixio «Mamma» e «Parlami d’amore», per arrivare agli evergreen della tradizione partenopea, «Non ti scordar di me», «Torna a Surriento», «Marechiare» e, naturalmente, «‘O sole mio» e «‘O paese d’‘o sole», cui rimanda indirettamente quest’omaggio intitolato «Il sole nella voce che emozionò il mondo», terzo appuntamento della stagione concertistica 2025 sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Puglia e dal Comune di Acquaviva delle Fonti. Insomma, sarà una bella occasione per ascoltare attraverso la voce di un cantante che ha sempre avuto in Pavarotti il proprio riferimento stilistico, brani resi unici da un interprete del quale il grande direttore d’orchestra Carlos Kleiber disse: «Quando canta lui, il sole si alza sul mondo».
Nato a Modena il 12 ottobre 1935, Pavarotti si avvicinò molto presto alla musica e al belcanto grazie al padre Fernando, imponendosi all’attenzione del mondo del melodramma nel 1961, quando a ventisei anni vinse il Concorso internazionale di Reggio Emilia, debuttando nei panni di Rodolfo nella «Bohème» di Puccini. Il suo esordio alla Scala avvenne quattro anni dopo, sempre nella «Bohème», accanto a Mirella Freni, quando sul podio c’era un certo Herbert von Karajan. Ma l’ingresso nella leggenda avvenne il 17 febbraio 1972, quando al Metropolitan Opera di New York, Pavarotti cantò nella «Figlia del reggimento» di Donizetti scandendo a voce piena e in maniera del tutto naturale i famosi nove do di petto previsti nella sua aria. Il pubblico andò in visibilio e il cantante in quell’occasione ricevette ben diciassette chiamate.
Poi, dopo una miriade di successi, nel 1990, con Josè Carreras e Placido Domingo, diede vita al progetto i «Tre Tenori», complice l’allora gestore del Petruzzelli, Ferdinando Pinto, che aveva ospitato Pavarotti durante i favolosi anni Ottanta vissuti dal Politeama barese. Ormai considerato il più grande e moderno cantante lirico del Novecento, pari di fama solo a Maria Callas, e sull’onda di una carriera piena di successi strepitosi e acclamazioni universali, ma anche di tribolazioni pubbliche e private, Pavarotti sedusse oltre 250 mila persone con un grande concerto organizzato nel 1991 all’Hyde Park di Londra, che venne trasmesso in mondovisione. Il successo dell’iniziativa londinese si ripeté nel 1993 al Central Park di New York, davanti a mezzo milione di spettatori. E Pavarotti, forte di questa straordinaria popolarità, raggiunta anche oltre i confini della lirica, iniziò ad organizzare una serie di concerti a scopo benefico, noti al grande pubblico come «Pavarotti & Friends», attraverso i quali riunì sul palco i migliori artisti della scena musicale ed internazionale, da Ricky Martin a Irene Grandi, da Sting a Zucchero, da Bono degli U2 alle Spice Girls, con l’obiettivo di dimostrare quanto la musica passa anche non conoscere confini e barriere. Restano su tutte le parole di Riccardo Muti il giorno della scomparsa del cantante, avvenuta il 6 settembre 2007, quando il grande direttore d’orchestra definì Pavarotti «la voce più bella del secolo scorso».
Biglietto intero 10 euro (ridotto 5 euro - 1 euro per i possessori della ColafemminaCard). Info 335.1406658 (anche con WhatsApp).