Omicidio Di Giacomo: il testimone in aula racconta la sparatoria


BARI - "Ho visto due uomini litigare, pensavo fosse uno scherzo. Poi ho sentito gli spari". Con queste parole, l'unico testimone oculare dell'omicidio di Mauro Di Giacomo, il fisioterapista ucciso a Poggiofranco la sera del 18 dicembre 2023, ha ricostruito in aula i drammatici momenti del delitto. A premere il grilletto fu Salvatore Vassalli, carpentiere di Canosa, che ora è sotto processo con pesanti aggravanti.

Il racconto del testimone

All'epoca dei fatti minorenne, il testimone si trovava nella zona per parcheggiare il suo scooter quando ha assistito alla violenta aggressione:
"Ho visto un uomo a terra, l’altro su di lui che lo colpiva. Non aveva la pistola in mano in quel momento. Poi è scappato e ha raggiunto la macchina correndo", ha dichiarato in aula il giovane, oggi 18enne.

Le accuse contro Vassalli

L’imputato, che sarà ascoltato nella prossima udienza fissata per il 13 maggio, è accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà, dalla premeditazione, dalla minorata difesa della vittima e dai futili motivi.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, Vassalli avrebbe ucciso Di Giacomo per rancore legato a una causa civile intentata anni prima da sua figlia contro il fisioterapista. La donna sosteneva di aver subito lesioni permanenti a seguito di una manipolazione effettuata da Di Giacomo.

La sera del 18 dicembre, il fisioterapista fu aggredito subito dopo aver parcheggiato l’auto. Dopo avergli sparato, Vassalli avrebbe infierito sul corpo della vittima colpendolo ripetutamente alla testa.

Con l’udienza del 13 maggio, si attende la versione dei fatti dell’imputato, mentre il processo entra nella sua fase cruciale.