Serie A, Bologna-Napoli 1-1: pari spettacolare al Dall’Ara, ma lo scudetto resta lontano per gli azzurri
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BOLOGNA- Nel posticipo ad alta quota della 31ª giornata di Serie A, Bologna e Napoli si dividono la posta in palio con un 1-1 ricco di emozioni, dominando un tempo per parte. Una sfida che poteva valere lo scudetto da un lato e il sorpasso Champions dall’altro, ma che finisce con rimpianti per entrambe: il Napoli non accorcia sull’Inter capolista, mentre il Bologna manca il sorpasso sull’Atalanta al terzo posto.
Un tempo per ciascuno: Napoli brillante, Bologna in rimonta
Il primo tempo è tutto di marca partenopea, con un Anguissa formato deluxe che sblocca la gara al 18’: lanciato da Rrahmani e favorito da un errore in anticipo di Lucumí, il centrocampista brucia la difesa e insacca alle spalle di Skorupski, infortunatosi nell’uscita. Il Napoli continua a spingere con McTominay, Di Lorenzo e Neres, ma non trova il raddoppio. Il Bologna, invece, non tira mai in porta fino al 47', quando Aebischer ci prova dal limite ma senza precisione.
La ripresa è rossoblù: Ndoye illumina, Scuffet salva
Dopo l’intervallo, la musica cambia. Il Bologna prende campo e fiducia: Dallinga, Lucumí e Orsolini sfiorano il pari su palla inattiva. Poi l’1-1 arriva in modo spettacolare: Ndoye, liberato centralmente da Odgaard, segna di tacco su assist rasoterra, sorprendendo Jesus. È l’ottavo centro stagionale per l’attaccante svizzero, a lungo corteggiato dal Napoli dopo l’addio di Kvaratskhelia.
Il finale è tutto rossoblù: Holm va vicino al gol vittoria con un colpo di testa al 90’, ma Scuffet salva il Napoli, respingendo anche il tap-in di Castro.
Classifica e prospettive: tutto aperto
Il Napoli di Conte, oggi in tribuna per squalifica, resta secondo a -3 dall’Inter e vede complicarsi il sogno scudetto, nonostante un calendario finale favorevole (Empoli, Monza, Torino, Lecce, Genoa, Parma e Cagliari). Il Bologna di Italiano, invece, mantiene saldamente il quarto posto, ma manca l’aggancio all’Atalanta sul podio.
Il pareggio interrompe anche la striscia perfetta di Stellini, vice di Conte, che aveva ottenuto 7 vittorie su 7 da primo allenatore tra Italia e Inghilterra.