Stati generali della rigenerazione urbana: in corso il secondo incontro tematico su “La città per l'ambiente: transizione ecologica, infrastrutture verdi e servizi ecosistemici”
BARI - È in corso, nell’auditorium dell’istituto Marco Polo, l’incontro dal titolo “La città per l'ambiente: transizione ecologica, infrastrutture verdi e servizi ecosistemici”, il secondo appuntamento degli Stati generali della rigenerazione urbana, il percorso di partecipazione civica voluto dall’amministrazione comunale per rilanciare il dibattito pubblico sulla trasformazione della città e costruire una visione condivisa del suo futuro.
Come noto, la città di Bari ha posto al centro delle politiche per lo sviluppo del suo territorio una idea di learning city a vocazione euro-mediterranea a forte impronta ecologica. Oggi, in linea con gli orientamenti del Green New Deal europeo, Bari ha bisogno di affrontare le sfide imposte dal cambiamento climatico e di maturare una nuova consapevolezza in termini di transizione ecologica per ridurre del 55% le emissioni fossili entro il 2030 come previsto dal PAESC metropolitano (Piano di Azione Energia Sostenibile e Clima), fino a diventare carbon neutral entro il 2040, candidandosi, così, a capitale verde dell’Adriatico.
Per farlo dovrà dotarsi di un’agenda di governo che abbracci senza esitazione gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, attui la transizione ecologica e promuova un nuovo “Patto per il Clima”, che coinvolga amministrazione, cittadini, imprese, scuole e università nella sfida della sostenibilità.
“I principi alla base della rigenerazione urbana sono il contrasto al consumo e al degrado di suolo - ha ricordato in apertura la vicesindaca e assessora alla Rigenerazione urbana -. Si tratta di una direttiva strutturale del Pug che ci accingiamo a elaborare e che seguirà alcuni percorsi strategici: privilegiare il riutilizzo, a scopo insediativo, di terreni irreversibilmente degradati e impermeabilizzati; ricucire brandelli di città sia attraverso la mobilità sia, laddove possibile, densificando e, ancora, costruire una grande rete ecologica sfruttando la conformazione geomorfologica della nostra città, attraversata da nove lame che creano un vero reticolo verde che procede verso il mare.
In questa prospettiva, la densificazione finalizzata a compattare la città dovrà necessariamente considerare la campagna e le connessioni verdi esistenti per valorizzare la rete ecologica: in altri termini le lame dovranno diventare dei parchi lineari. Al riguardo un esempio importante è la strategia territoriale che stiamo sviluppando nel Municipio IV, con un intervento di rigenerazione urbana e ambientale finalizzato alla riqualificazione paesaggistica ed ecologica del territorio e della lama Picone che interesserà anche i suoli ex RAI ai fini de una fruizione ottimale del nascente parco lineare della lama attraverso la creazione di una serie di percorsi naturalistici in direzione nord (verso Santa Rita e il mare) e sud (verso Loseto e la piana olivetata).
Questo eccezionale intervento di rigenerazione prevede che il compendio ex RAI diventi un grande serbatoio verde di biodiversità in grado di accogliere funzioni destinate al tempo libero, alla food policy comunale e all’educazione ambientale con il coinvolgimento delle scuole e dei mercati di quartiere. Infatti in quest’area saranno messi a dimora ben 1.200 alberi di specie autoctone, 40 mila arbusti, 50 mila con un assorbimento di anidride carbonica stimato in 150 mila chilogrammi annui.
La rigenerazione urbana, cioè, tiene al suo interno il tema del verde e dell’ambiente che si inseriscono nella più ampia strategia di intervento che concerne la resilienza urbana, la lotta al cambiamento climatico e la transizione ecologica del territorio comunale”.
“La città di Bari, considerando 316.000 abitanti, conta attualmente 5.167.532 mq di verde comunale (è compreso il Parco di Lama Balice) e 34.252 alberi - ha precisato l’assessora al Clima Transizione ecologica e Ambiente -. La dotazione di verde urbano, in realtà, è sottostimata, poiché non comprende aree a verde non comunali, di cui ad oggi non esiste un dato ufficiale. Come sappiamo, inoltre, la città gode di ampie estensioni di verde privato (giardini condominiali, aree agricole, frutteti, oliveti, urbani e periurbani) ma, soprattutto, possiede un potenziale ecologico molto vasto, se pensiamo ai suoi 42 km di costa, alle sue 9 lame, al parco regionale di Lama Balice e alla sua campagna periurbana.
In una proiezione di minima entro il 2026 crediamo di poter aggiungere 10.000 nuovi alberi e 1.000.000 mq di verde comunale per arrivare a un totale (sottostimato) pari a 6.167.532 mq di verde urbano comunale, che porterebbe il valore di mq/abitante dall’attuale indice di 9,15 a 16,35.
Per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, Bari deve incoraggiare i dispositivi di amministrazione condivisa, di co-gestione dei beni comuni e rilanciare esperienze dal basso di educazione alla cittadinanza, coinvolgimento culturale e valorizzazione degli spazi pubblici aperti. Lavorando in rete con le scuole, le parrocchie, l’associazionismo, le biblioteche, il commercio di vicinato, per far crescere comunità coese e consapevoli, coinvolgendo le comunità straniere nella programmazione urbana, incoraggiando la cooperazione tra città, lavorando sulla coscienza civile, attraverso azioni di sensibilizzazione culturale alle differenze, per valorizzare l’antica vocazione della città del Mediterraneo e della Pace.
In questa direzione il Parco della Rinascita sulla ex Fibronit, il cui cantiere sarà avviato a breve, rappresenta un esempio di co-progettazione e co-programmazione che ne ha accompagnato la realizzazione sin dalle primissime fasi di destinazione del sito originariamente inquinato fino alla progettazione e realizzazione”.
Le prime azioni per attuare una vera transizione ecologica sono dunque:
· Progettare il verde in un’ottica ecosistemica. Il verde rappresenta un elemento chiave di quella transizione ecologica da più parti auspicata, che sarà possibile solo a patto di un cambio di paradigma che metta il patrimonio arboreo e le aree verdi al centro delle strategie di sviluppo delle città, passando da una concezione del verde come elemento estetico e ornamentale a un’altra che ne riconosca il valore fondamentale per il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano e, con essa, della salute pubblica.
· Aumentare la dotazione di verde urbano grazie alla realizzazione dei grandi interventi in corso e imminenti, a cominciare dal grande piano del Parco di Costa sud, un parco urbano costiero lungo 6 chilometri, il più lungo in Italia che una volta completato avrà 4.000 nuovi alberi, 56 ettari di orti urbani, oltre 20 chilometri di piste ciclopedonali, e che grazie ai recenti dispositivi di perequazione urbanistica, consentirà la riduzione del 50% dei volumi edilizi e del 63% di consumo di suolo.
· Collegare i nascenti parchi - Parco della Rinascita (Ex-Fibronit), Parco del Castello, Parco del Faro - e i giardini urbani attraverso corridoi ecologici secondo un approccio strategico di sistema di interconnessione con le aree extraurbane realizzando la connessione ecologica attraverso i corridoi verdi delle lame ad alta biodiversità.
· Operare un’azione di greening diffusa sui suoli comunali abbandonati, a partire dalle periferie, con il supporto delle associazioni attraverso pratiche di collaborazione e amministrazione condivisa per la gestione dei beni comuni.
L’incontro, la cui diretta streaming è disponibile sulla pagina FB dell’Urban center, proseguirà con gli interventi di Giovanni Sanesi, docente del Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e degli Alimenti (DiSSPA) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Giuseppe Milano, ingegnere e urbanista esperto di comunità energetiche, e Umberto Medicamento, funzionario del settore Parchi e Giardini del Comune di Bari.
All’incontro hanno portato i loro saluti la dirigente scolastica del Marco Polo Rosa Scarcia e la presidente del Municipio II.
I documenti relativi ai precedenti appuntamenti degli Stati generali della Rigenerazione urbana (19 marzo - Presentazione del percorso; 6 marzo - Il diritto alla mobilità), insieme alle registrazioni integrali degli incontri, sono disponibili sul sito dell’Urban center al link https://www.urbancenterbari.it/progetti/stati-generali-della-rigenerazione-urbana/.