Trinitapoli, raccolta fondi per la Fondazione Italiana Diabete: solidarietà e sport uniti per la ricerca
TRINITAPOLI - La solidarietà corre veloce, e lo fa anche grazie al cuore di tante persone che stanno sostenendo il nuovo progetto di raccolta fondi a favore della Fondazione Italiana Diabete (FID). Tra i protagonisti di questa importante iniziativa c’è Mimmo di Biase, padre del piccolo Michele, affetto da diabete di tipo 1, che domenica 6 aprile parteciperà alla Milano Marathon in staffetta, insieme ad altri tre runner provenienti da tutta Italia: un calabrese, un ragazzo di Parma e un giovane di Lesina.
Questa nuova sfida segue il successo della precedente raccolta fondi avvenuta a Venezia, dove il team di Mimmo non solo ha partecipato con entusiasmo, ma ha anche raggiunto traguardi straordinari. Sull’onda di quella esperienza, Mimmo è stato invitato a creare una nuova squadra anche per l’appuntamento milanese.
“Stiamo raccogliendo fondi per la ricerca di una cura definitiva per il diabete di tipo 1, di cui soffre mio figlio Michele,” ha dichiarato Mimmo di Biase. “Finora abbiamo organizzato diversi eventi, tra cui due serate di 'pizze solidali' presso la pizzeria La Dolce Vita dell’amico Leonardo, dove abbiamo ospitato circa 150 persone e raccolto oltre 1.700 euro, interamente destinati alla nostra causa.”
All’ultima serata solidale erano presenti anche il Sindaco Francesco di Feo e diversi membri dell’Amministrazione Comunale, insieme a tante famiglie del territorio che hanno mostrato grande sensibilità e partecipazione.
“Un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito con generosità,” ha detto il Sindaco di Feo. “La solidarietà è un gesto di speranza e valore, soprattutto per le famiglie coinvolte. Insieme possiamo davvero fare la differenza.”
Il progetto non si ferma qui: nei prossimi giorni sono in programma due nuovi eventi solidali. Un quadrangolare di calcetto tra papà e figli al centro sportivo San Giovanni Bosco e un torneo di padel sui campi del Ciquita Padel Club di Trinitapoli.
Il cammino continua con un obiettivo chiaro: sostenere la ricerca per una cura definitiva del diabete di tipo 1, una malattia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, tra cui il piccolo Michele, simbolo di una battaglia che riguarda tutti.