Crisi: Assoproli, la Regione sostenga le vere organizzazioni di produttori olivicoli

BARI. «Gran parte dell'olio prodotto quest'anno giace nei magazzini dei frantoi e delle cooperative: l'olivicoltura ha bisogno del sostegno della Regione o non riuscirà a superare la crisi di mercato». È il senso dell'appello che il presidente di Assoproli Bari, Francesco Guglielmi, rivolge all'assessore regionale alle Politiche agricole, Dario Stefàno.

La sola Assoproli, che raggruppa oltre 37mila produttori e 29 cooperative olivicole rappresentando uno tra i maggiori organismi cooperativi in Italia, ha avuto in conferimento per la attuale campagna più di 16mila quintali di olio extravergine, a cui vanno aggiunti 560mila quintali di olive lavorate pari a 98mila quintali di olio prodotto attraverso le cooperative associate: un prodotto eccellente che tuttavia ha bisogno ora di azioni di sostegno per affrontare un mercato sempre più complesso, nel quale mantenere elevati gli standard qualitativi confligge con la richiesta di tenere bassi i costi di commercializzazione.

«Abbiamo apprezzato – spiega Guglielmi – le recenti dichiarazioni dell'assessore sulla necessità di rilanciare l'impegno comune verso la concentrazione del prodotto e la promozione delle organizzazioni di produttori come unico modo per affrontare al meglio la sfida, ed è proprio in questa direzione che gli chiediamo di proseguire l'azione politica». «Oggi più che mai – afferma il presidente – è indispensabile che la Regione premi le organizzazioni di produttori effettivamente rappresentative del settore e eviti la dispersione di risorse verso le tante, troppe iniziative-civetta senza strutture e senza storia, e spesso chiaramente senza futuro e finalizzate soltanto al drenaggio di fondi pubblici».

«Alle Op – rimarca – la legge assegna il compito di valorizzare la produzione agricola e il suo legame col territorio, di assicurare la trasparenza dei processi dal produttore al consumatore, la certificazione di qualità e di tracciabilità, oltre che una funzione delicatissima e fondamentale di regolazione del mercato in caso di squilibri che incidano negativamente sui redditi di chi produce e sul prezzo per chi acquista». «Se sul fronte europeo – aggiunge – va combattuta una battaglia per far sì che la riforma della Politica agricola comune vada nella direzione del sostegno al reddito degli agricoltori attraverso la valorizzazione delle Organizzazioni di produttori, analogo indirizzo dev'essere seguito qui in Puglia».

«Perché sia effettivo il ruolo delle organizzazioni di produttori – conclude Guglielmi – è indispensabile che la Regione indirizzi la programmazione e investa le risorse a disposizione premiando chi opera realmente sul territorio al fianco dei produttori al fine di offrire fondamenta solide per affrontare le difficili sfide del mercato: siamo certi che l'assessore Stefàno, di cui conosciamo la sensibilità, e l'intera politica regionale sapranno trasferire questo indirizzo a tutti i livelli istituzionali e amministrativi per rilanciare il sistema agricolo pugliese, partendo dalla reale applicazione della normativa nazionale e regionale sulle Organizzazioni di produttori».

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