BARI - "La decisione di non procedere con la campagna saccarifera 2014, verso cui sembra essere orientata la direzione del Nuovo Zuccherificio di Termoli, avrebbe conseguenze nefaste per i 200 bieticoltori pugliesi della Provincia di Foggia che, sulla base di precisi accordi con la stessa direzione dello stabilimento molisano, avevano seminato a barbabietola da zucchero ben 4.000 ettari di terreni ubicati in Capitanata". E' l'allarme lanciato dal Senatore Dario Stefàno in una lettera inviata al Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.
"Le ricadute negative per un territorio la cui economia si fonda essenzialmente sull'agricoltura - continua Stefàno - sarebbero pesanti, sia dal punto di vista economico che sociale. Se i battenti dello zuccherificio di Termoli non dovessero aprirsi quest'anno, centinaia di agricoltori vedrebbero andare in fumo il proprio reddito, oltre a doversi accollare i costi per lo smaltimento del raccolto non conferito".
Nella lettera, il Senatore Stefàno ha chiesto al Ministro un personale interessamento alla vicenda e un tempestivo intervento, affinché possano essere individuate soluzioni condivise con le categorie interessate, idonee ad assicurare l'apertura dello stabilimento, il conferimento dei raccolti e il pagamento del prodotto ai bieticoltori.
"Le ricadute negative per un territorio la cui economia si fonda essenzialmente sull'agricoltura - continua Stefàno - sarebbero pesanti, sia dal punto di vista economico che sociale. Se i battenti dello zuccherificio di Termoli non dovessero aprirsi quest'anno, centinaia di agricoltori vedrebbero andare in fumo il proprio reddito, oltre a doversi accollare i costi per lo smaltimento del raccolto non conferito".
Nella lettera, il Senatore Stefàno ha chiesto al Ministro un personale interessamento alla vicenda e un tempestivo intervento, affinché possano essere individuate soluzioni condivise con le categorie interessate, idonee ad assicurare l'apertura dello stabilimento, il conferimento dei raccolti e il pagamento del prodotto ai bieticoltori.