Agricoltura: M5S, urge check up banche germoplasma

ROMA - Montecitorio dà il via libera definitivo alla proposta di legge per la tutela della biodiversità agroalimentare in Italia ma non mancano le critiche del Movimento 5 Stelle. “Le nuove strutture istituite appaiono inutili e rischiano di trasformarsi in nuovi poltronifici – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Più efficace, invece, sarebbe stato puntare su una ricognizione delle banche del germoplasma per valutarne le necessità e provvedere alle loro spese vive (celle frigo, corrente elettrica per la conservazione delle specie, ecc..), stanziando maggiori risorse economiche e dando più spazio alla ricerca scientifica”.

I 5 Stelle sono riusciti ad ottenere l’approvazione durante la votazione in Aula di alcuni ordini del giorno con cui indirizzare il lavoro futuro dell’Esecutivo. “A cosa serve, infatti, un ‘Comitato per la biodiversità agraria e alimentare’ che sostituisce il già esistente ‘Comitato permanente per le risorse genetiche’, istituito nel 2009 e il cui funzionamento non è mai stato valutato al punto da poter stabilire se oggi un organismo ‘doppione’ possa essere efficace?! – continua L’Abbate (M5S) – A nostro avviso, e soprattutto, a detta del mondo accademico, sarebbe stato più utile un tavolo tecnico-scientifico in grado di definire i metodi migliori per caratterizzare, conservare e riprodurre il nostro patrimonio genetico agroalimentare. Per evitare che il nuovo organismo diventi un nuovo parcheggio per personale ministeriale privo delle competenze necessarie, chiediamo quindi – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – che sul sito del ministero delle Politiche Agricole, vengano pubblicati i curriculum vitae di tutti i suoi componenti”.